LO SPORT PUO’ AIUTARE AD ANDARE D’ACCORDO?

Sono estremamente convinto che lo sport sia un ottimo elemento per favorire la convivenza pacifica purtroppo sono altresì convinto che sia la burocrazia sempre più asfissiante che vi gravita attorno che riesca ad essere ottima miccia per clamorosi litigi nell’ambito dello sport e dell’attività motoria in genere.

Per conto mio lo sport esercita un’azione fisiologica decisamente rilassante e che favorisce un buon equilibrio psicofisico e pertanto un tono dell’umore abbastanza stabile e poco incline a litigi per futili motivi.

E’ chiaro che quando la burocrazia che ci attanaglia in modo esagerato in tutti gli ambiti del nostro vivere (e da questo punto di vista in Italia siamo dei veri e propri campioni, dei professionisti perché in quanto a burocrazia siamo ai vertici mondiali…) va a finire che basta anche una quisquilia burocratica anche in campo sportivo per farci litigare ma non è colpa dello sport bensì della burocrazia asfissiante che ci esaspera alla quale ormai siamo allergici e reagiamo in modo spropositato perché non ne possiamo proprio più.

Così si litiga per autentiche fesserie ignorando che nel nome dello sport, che è una giusta causa ed una cosa che fa bene alla salute di tutti, potremmo sorvolare su tanti cavilli burocratici che con lo sport non hanno nulla a che fare.

Assicurazioni, visite mediche, assegnazione di impianti sportivi e faccende burocratiche di vario tipo guastano il sangue degli operatori sportivi a più riprese e a volte rendono l’organizzazione dell’attività sportiva e dell’attività motoria in genere un vero inferno.

Sono un po’ vecchierello e mi ricordo quando agli inizi della mia professione mi bastava andare in palestra e fare il mio mestiere e non c’era bisogno di nient’altro. Erano bei tempi ma è da molto che ormai non è più così ed è proprio questa mia affermazione a far capire che sono piuttosto stagionato. Siamo arrivati al punto che chi opera in campo sportivo deve divertirsi veramente molto quando lavora perché prima di arrivare al suo lavoro deve passare da un percorso ad ostacoli a colpi di burocrazia che non può divertire nessuno. Chi si adopera nel campo dell’attività motoria sperando di farla franca dalle scartoffie purtroppo al giorno d’oggi è un illuso e l’unica consolazione è che nel momento in cui arrivi al tuo lavoro vero e proprio puoi agire come meglio credi anche dribblando le ulteriori menate burocratiche che ti vogliono propinare addirittura nell’esercizio del tuo professione (la computerizzazione della preparazione e l’uso esagerato di aggeggi quali il cardiofrequanzimetro ne sono fulgidi esempi).

Possiamo andare d’accordo fra colleghi e con tutte le persone che ci circondano se apprezziamo questo privilegio di poter dribblare almeno in parte la burocrazia perché, poi una volta espletati gli innumerevoli obblighi di legge nessuno ci impone “come” lavorare. L’assoluta aleatorietà che primeggia attorno alle scienze motorie ne è il limite ma anche la fantastica opportunità che ci consente di lavorare senza protocolli standardizzati e senza dover rendere conto a nessun ministero (il riferimento ai dannati programmi ministeriali che di fatto limitano in modo clamoroso la scuola è puramente voluto…).

E, certo, se non ci fosse burocrazia anche attorno alla nostra professione potremmo dire che è un’ isola felice, un mezzo paradiso. Ma a quel punto tutti vorrebbero essere esperti del movimento. Sai che caos, forse diventeremmo pure litigiosi alimentando un dubbio atroce: ma lo sport aiuta la pacifica convivenza o il conflitto? No, lo sport aiuta la pace perché è un conflitto finto che si esaurisce nel momento della fine della competizione, poi è chiaro che ci si diverte solo se si va d’accordo a allora si trova anche la pazienza per superare le noie burocratiche che coinvolgono anche il mondo dello sport. Buona attività fisica a tutti, con meno burocrazia possibile…