PERCHE’ “PERSONAL TRAINER GRATUITO”

– Perché, in un paese che spende oltre 100 miliardi di euro all’anno per l’assistenza sanitaria, poter convertire al movimento almeno una piccola parte degli oltre 20 milioni di sedentari cronici potrebbe far risparmiare cifre molto importanti al sistema sanitario e ciò, in tempi di crisi economica, va considerato con attenzione.

– Perché la vera prevenzione sanitaria (dove l’Italia, in termini di investimenti, è fanalino di coda in Europa) passa dalla diffusione della cultura del movimento.

– Perché, per ridurre la sedentarietà, è opportuno offrire possibilità di movimento a tutte le fasce di popolazione, anche a chi non può permettersi di spendere per muoversi nemmeno pochi euro.

COS’E’ “PERSONAL TRAINER GRATUITO”

Personal Trainer Gratuito è il contrario di un personal trainer classico come comunemente inteso.
Mentre il personal trainer classico è una figura professionale che segue passo passo l’allievo durante la preparazione fisica ed è, pertanto, un servizio molto oneroso, Personal Trainer Gratuito ti aiuta ad autogestire l’attività fisica e quindi ti consente di risparmiare senza rinunciare al movimento.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DI “PERSONAL TRAINER GRATUITO”

Il primo obiettivo è quello di far riscoprire un concetto di cultura del movimento legato alla salute più che all’aspetto esteriore.
Il secondo obiettivo è quello di fornire un luogo di confronto a chi, per tanti motivi diversi, non è mai riuscito ad inserire nella sua vita l’attività motoria come strumento di salute.
Il terzo obiettivo è quello di smontare la leggenda che dice che svolgere attività fisica non è per tutti e, per alcuni, è assolutamente noioso e troppo faticoso.

Prima di chiedere consigli a “Personal Trainer Gratuito” leggi solo queste semplici raccomandazioni per vedere se non siamo su due pianeti diversi e si può affrontare un sereno scambio di opinioni sull’importantissima attività motoria.

1°) Non farmi domande se ritieni che l’attività fisica serva solo per motivi estetici e sia più importante muoversi per rimodellare il proprio corpo piuttosto che muoversi per stare bene.

2°) Non farmi domande se puoi contare già sull’assistenza di un tecnico qualificato e queste domande ti servono essenzialmente per contestare quanto ti propone lui. Chi ti segue personalmente ha certamente più possibilità del sottoscritto di aver già inquadrato le tue esigenze in fatto di attività motoria ed è con lui che devi discutere e confrontarti.

3°) Si può partire proprio da zero, anzi io sono ancora più attento alle esigenze di chi parte proprio da zero, ma non farmi domande sulla corsa di Maratona, che è lunga ben 42.195 metri, se è da trent’anni che non corri per più di 100 metri consecutivi. Il numeroso popolo dei maratoneti sappia comunque che, in tema di corsa, io sono un accanito sostenitore delle medie e brevi distanze, più che delle lunghe distanze.

I LIMITI DELL’ATTIVITA’ MOTORIA VEICOLATA ATTRAVERSO INTERNET

Navigando alla scoperta del mare di attività motoria proposta, anche a titolo gratuito, attraverso internet, mi rendo conto che la mia non è assolutamente un’idea innovativa, anzi non sono che l’ennesimo di una infinità di tecnici che si propongono in rete per diffondere l’attività motoria a tutti i livelli.
Questa potrebbe essere un’osservazione interessante se non che mi rendo conto come, purtroppo, a volte, chi propone attività motoria attraverso internet rischia di parlare al vento. Il destinatario di attività motoria è sempre una persona fisica in carne ed ossa e mai un soggetto astratto, possibile fruitore di consigli generici. Così un sito internet può funzionare in modo accettabile per la diffusione dell’attività motoria soltanto se ospita una pluralità di soggetti che presentano problematiche individuali e più sono variegate queste problematiche più il sito ha la possibilità di offrire informazioni utili per un maggior numero di utenti.
In sintesi, una gran quantità di consigli generici rischia di andare a vuoto perché le informazioni non sono tarate su misura su nessun potenziale utente mentre alcuni consigli specifici, formulati sulla base di un preciso problema, possono dare indicazioni operative utili (comunque da “filtrare” ed individualizzare opportunamente) anche per qualche soggetto che presenta problematiche simili anche se non identiche.
La qualità del servizio su Internet finisce per aumentare tanto più sono interessanti le domande dell’utenza più che per la validità dei temi proposti da chi gestisce il sito.

Chiaramente chi da le idee per un certo tipo di attività motoria spera anche di indirizzare le domande verso una certa tipologia di problematiche e così  io, dopo aver predicato che l’attività motoria deve essere utilizzata più per stare bene che non per raggiungere obiettivi estetici, potrei andare in depressione se vengo perseguitato con domande su come fare per “avere la pancia piatta”. Il mito della “pancia piatta” è un’invenzione che non ha nulla a che fare con la salute che si può ricercare con l’attività motoria e, se di salute mentale si può trattare, allora avrà più possibilità di essere trattato da un sito che si occupa di psicologia.

Mi spiace rilevare come un numero un po’ troppo elevato di miei colleghi su queste cose ci marci e, quando viene interpellato su questioni estetiche, invece di puntualizzare quali sono le vere finalità dell’attività motoria, finisca per dare la formula magica per il ventre piatto o per il rassodamento dei glutei. Questo modo di operare finisce per screditare un po’ l’intera categoria degli insegnanti di educazione fisica e rischia di togliere qualcosa al ruolo che tutti noi potremmo avere per diffondere un’autentica cultura della prevenzione sanitaria.
Per essere chiari a volte bisogna usare delle immagini ad effetto e, per sancire il primato della salute sull’aspetto esteriore, ci tocca affermare in modo un po’ traumatico che “…mentre di gluteo non molto definito non è mai morto nessuno, di infarto dovuto ad eccesso di sedentarietà ci è morta tanta gente e ne potrà morire sempre meno se si riesce a diffondere l’idea che il gluteo non molto definito non è il problema più importante.”
Oppure si può fregarsene, cavalcare l’onda ed ammettere che “…sì, in effetti un gluteo poco definito è proprio un intollerabile inestetismo!”. Ma quello è prendere per i glutei la gente.