LA BICI ELETTRICA ED ALTRE IDEE PER CHI “NON HA TEMPO”

Ritengo che la bicicletta elettrica sia il mezzo del futuro. E’ importante che possano calare i prezzi e ciò è auspicabile se aumenta la produzione. Così come è auspicabile che l’evoluzione tecnologica ci porti batterie sempre più efficienti ed economiche. Dopodiché la bici elettrica ha tutti i presupposti per dilagare. Le nostre città sembrano fatte apposta per le bici elettriche. E’ chiaro che promuovere l’uso della bici elettrica è una scelta politica ben precisa, difficile e per certi versi onerosa, ma il futuro è li. Quando le città saranno invase dalle bici elettriche le case automobilistiche saranno costrette ad escogitare davvero nuove strategie per la mobilità di massa. Fino ad ora hanno fatto semplicemente finta di evolversi approfittando di scelte politiche che hanno continuato a privilegiare l’automobile come se fossimo ancora negli anni ’60 del boom economico.

Lasciando perdere l’aspetto politico, molto importante, anzi fondamentale, ma che non mi compete in quanto non mi occupo di politica, vorrei soffermarmi sull’aspetto tecnico legato alla genialità di questo mezzo, capace di coniugare aspetto pratico e necessità di movimento.

Siamo nella società dello stress, tutti hanno un’infinità di impegni e non hanno un momento libero, anche i disoccupati (cercare lavoro è uno dei lavori più difficili che ci sia…), non c’è tempo per l’attività motoria, per troppi è un lusso che non si riesce a collocare nella giornata che ha priorità più importanti.

La bici elettrica ci viene in soccorso perché ci rende percorribili senza troppa fatica distanze che con la bicicletta normale ci porterebbero a fine giornata anche troppo stanchi oltre che troppo stressati. Con la bici elettrica si possono tranquillamente percorrere il doppio dei chilometri che si percorrono con la bicicletta normale. Un percorso casa-lavoro che potrebbe scoraggiare i più pigri con la bici elettrica diventa abbordabile. Inoltre la bicicletta elettrica ci consente di modulare (grazie alla possibilità di scegliere il tipo di aiuto fornitoci dalla batteria) l’impegno a seconda delle circostanze. A volte il limite è l’impossibilità di sudare. Mettendo a disposizione tutta la potenza della batteria è quasi impossibile arrivare sul posto di lavoro sudati.  A meno che non sia in montagna, oppure  a 30 chilometri di distanza e ci si voglia arrivare in meno di un’ora o, più semplicemente, ci siano 35° ma in quel caso bastano due minuti fuori dall’auto per arrivare sul posto di lavoro sudati.

Molti rifiutano l’idea della bici elettrica perché ritengono che non possa assolvere alla nostra normale necessità di movimento, dicono che fa più la batteria di quanto non faccia il ciclista. A parte che siamo noi a decidere quanto farci aiutare dalla batteria, questi o sono degli atleti in buona forma oppure non hanno mai provato una bici elettrica. Se uno è un atleta in buona forma e vuole mantenersi in forma grazie all’uso della bici elettrica dovrà usare gran poco la batteria oppure lavorare ben distante da casa per potersi accontentare di quel tipo di allenamento. Ma questa non è la situazione più frequente. In genere questo tipo di critica proviene proprio da chi in forma non vi è assolutamente mai e da vero sedentario cronico trova tutte le scuse possibili ed immaginabili per allontanare l’incubo di una sana attività motoria. Non è assolutamente vero che con la bici elettrica non si fa abbastanza movimento. E’ chiaro che se uno lavora a 500 metri da casa e non ha problemi fisici particolari farà bene ad andare a lavorare a piedi, se vuole fare un po’ di movimento. Il buon senso è sempre la dote essenziale per affrontare ogni questione che riguardi il movimento.

Il buon senso è quello che ci può aiutare nell’adozione di altre scelte che possono farci introdurre la giusta dose di movimento nella quotidianità. Il concetto è sempre quello di risparmiare tempo. Se non si trova il tempo necessario a svolgere la quantità di attività motoria che il nostro fisico richiede ci si ingegna affinché questa quota di attività fisica possa essere inserita nella giornata nell’espletamento dei vari impegni improrogabili. Così come con la bicicletta si può andare al lavoro sostituendo mezz’ora di auto con mezz’ora di bicicletta, con altri espedienti si può fare del moto senza perdere troppo tempo. Per esempio, parlando di uso dell’auto, si potrebbe perdere la terribile abitudine di fare svariati giri dell’isolato per parcheggiare più vicino possibile al luogo di destinazione. A meno che non si abbia da trasportare pacchi pesanti sarebbe proprio opportuno parcheggiare a qualche centinaio di metri, evitare stress e spreco di carburante e farsi i pochi minuti di passeggiata salutare. I sedentari cronici sono a reclamare che bisogna evitare assolutamente di respirare lo smog della città, così subiscono lo smog della città all’interno della loro auto, inquinano a più non posso e poi rinunciano ai pochi minuti di camminata molto importanti per la salute.

Il buon senso occorre anche per scelte eccentriche che, se ci si tiene davvero alla salute, si deve avere il coraggio di fare. Non faccio mai le scale perché abito a piano terra. Pazienza, inventati qualcos’altro. Non faccio mai le scale perché abito al settimo piano. Eh no, qui mi prendi in giro. Non ti dico di fare sette piani per andare k.o subito. Ti dico di farne uno  e poi due  e poi tre. Forse sette non li farai mai ma quelli che fai ti fanno certamente bene alla salute. E se ti prendono per matto i matti sono loro. Spiegagli perché lo fai. Non credere che la vicina del terzo piano si senta lusingata dal fatto che scendi al suo piano invece che al tuo. Continuerai a cambiare piano e, se starai meglio (e se lo prendi come metodo è così) ci saranno altre persone che inizieranno ad usare meno l’ascensore. L’attività motoria è contagiosa. Lo è perché quando ci si rende conto che è importantissima non si torna più indietro e si fanno proseliti.

Insomma le strategie per inserire un po’ di attività motoria in una giornata oberata dagli impegni esistono, non occorre nemmeno troppa fantasia per scoprirle ma solo la buona volontà per metterle in pratica, si tratta di rendersi conto di quanto quei pochi minuti di attività motoria quotidiana possono diventare importanti.