UN ANTICIPO DI FORMA DI 20 ANNI…

Si sente spesso dire ad atleti della categoria assoluta “Sono in ritardo di forma…” oppure, talvolta anche “Sono in anticipo di forma…”.

Può capitare che questo anticipo di forma sia anche molto consistente, tipo 20 anni. Nella fattispecie un “atleta” di 60 anni che fa già i tempi che dovrebbe fare a 80 anni oppure, ancora peggio, un atleta di 20 anni che a 20 fa i tempi che dovrebbe fare a 40 anni.

Forse è il caso di fare di necessità virtù e invece di dire che l’atleta in questione è in uno stato di forma imbarazzante è meglio dire che può prendersela con calma e procedere con una preparazione di “mantenimento”, senza strafare, per fare vent’anni dopo ciò che vent’anni prima era piuttosto imbarazzante.

Il concetto è che se lo sport da giovani e molto importante, importantissimo, andando su con l’età dovrebbe essere garantito dal servizio sanitario nazionale perché è l’unica cosa che ci consente di contenere la pazzesche spese in farmaci che vedono l’Italia fra i paesi messi peggio in tutto il mondo.

Una piccola considerazione su questa cosa: se gli italiani sono fra i soggetti che consumano mediamente più farmaci di tutti ci verrebbe da pensare che siano tendenzialmente, di base, più malaticci di tutti gli altri. Invece non è così e, paradosso, il principale problema di salute degli italiani oltre ad una certa sedentarietà ancora troppo diffusa, è proprio che consumano troppi farmaci inutili e tendono a guastarsi in quel modo una salute che non sarebbe nemmeno malaccio.

Abbiamo bisogno di fare sport per consumare meno farmaci e dunque stare meglio. E’ un circolo virtuoso: grazie allo sport si possono consumare meno farmaci, grazie al minor consumo di farmaci la salute migliora perché il fisico si disintossica, alla fine potrebbe pure succedere che c’è meno gente in anticipo di forma di 20 anni.

E’ il concetto di sport per la salute che deve essere diffuso e lo sport per la salute non è quello dove uno fa tanto per fare e fa finta di impegnarsi. No, nello sport per la salute uno si impegna talmente tanto che lascia da parte ogni stress e punta al miglior stato di salute senza stress. Così se l’ambiente sportivo ti dice che devi assolutamente correre i 100 in 10″4 entro i 22 anni altrimenti non sei nessuno, il vero atleta che supera tutto deve avere la superiorità di “domare” un ambiente stressante che chiede questa cosa per poi andare a fare 10″2 a 27 anni quando il fisico è a puntino per ottenere il massimo. Ma con 10″2 a 27 anni non vai da nessuna parte e sei già finito prima di iniziare. Pazienza, non ci si può permettere il lusso di troncare la carriera anzitempo alla ricerca di un crono molto stressante quando ci sono altre tappe della carriera sportiva che sono molto più compatibili con un ottimo stato di salute e fanno necessariamente i conti con questo. Molto spesso l’atleta che ha provato a forzare i tempi a 20-22 anni (se non a 18) è un atleta che si ritrova a ventisette ventotto anni, quando dovrebbe dare il massimo a fare l’atleta da poltrona che guarda quelli che fanno dieci secondi netti quando potrebbe essere lì a dargli fastidio solo due decimi più dietro.

Traslando questo concetto si arriva al quarantenne che fa già tempi da sessantenni perché ha passato mezza vita dietro ad una scrivania dimenticandosi dello sport vero adducendo che questo ha bisogno di molto tempo. Così, credendo di aver risparmiato tempo, si trova a 40 anni con il fisico di un sessantenne e va ad alimentare quella folta schiera di personaggi che ci tengono ai vertici del consumo pro capite di farmaci inutili.

Di tempo, indubbiamente, ne trova di più chi è in anticipo di forma rispetto a chi è in ritardo. Un giovane che corre i 100 anche a 23 anni in 10″4 non è mai in ritardo di forma e per certi versi non lo è nemmeno il quarantenne che corre in 14″ se decide che quel tempo deve riuscire a farlo anche 20 anni dopo.

Per cui il discorso del “ritardo di forma” è un discorso molto aleatorio e può essere interpretato in vari modi. E’ certo che per fare sport come si deve tempo ne occorre tanto e calma pure altrimenti si sbagliano molte cose. Per cui, consiglio per tutti, se proprio siete in ritardo di forma non ditelo a nessuno, tanto meno in televisione e prendetevi tutto il tempo per ragionare bene sull’attività fisica che affrontate. E’ troppo importante per rischiare di rovinarla per colpa di un banale ritardo di forma. Scuse per uscirne ce ne sono un infinità e per dire, per esempio, in età un po’ avanzata non si è proprio mai in ritardo di forma, semmai c’è un’artrosi che è un po’ in anticipo e che può provocare anche dei clamorosissimi anticipi di forma, tipo 20 anni appunto.