OSSIGENO

E’ ossigeno in senso metaforico che a qualcuno non passi per la testa, dopo aver letto questo articolo, di attaccarsi alla bombola dell’ossigeno per vedere se ne trae un senso di benessere, che so, almeno un po’ di euforia. Niente di tutto ciò. Alludo, con questo “Ossigeno”, ad un qualcosa di astratto con una componente psicologica, per certi versi concreta, ma che non ha nulla a che vedere con l’ossigeno che si può prendere dalle bombole.

L’ossigeno delle bombole purtroppo ci richiama a immagini molto meno confortanti, l’ossigeno delle bombole è quello che è stato sparato dentro a persone che non riuscivano più a prenderne a sufficienza dall’ambiente, per esempio anche nelle forme di Covid, quelle gravi che facevano dire anche al nostro stato (soprattutto al nostro stato) che bisognava sconquassare la vita di tutti i cittadini per curarlo a tutti i costi. Tutti ne potevamo essere vittime, tutti dovevamo avere la vita devastata per subire i provvedimenti altamente coercitivi per contenere questo flagello. Da un certo punto di vista una cosa quasi democratica. Da un altro punto di vista una cosa molto discutibile, ed infatti è per quello che ne stiamo ancora discutendo anche se il Covid nella forma terribile che conoscevamo è stato praticamente sconfitto ma non è stato sconfitto un certo modo dello stato di calare le cose dall’alto ed è per quello che io dico che tutta questa cosa non è stata assolutamente un complotto, tutt’altro, è un qualcosa che ha messo seriamente in discussione tutto un sistema politico che ci ha sempre calato le cose dall’alto ben prima del Covid anche se non ce ne accorgevamo.

Ci manca un ossigeno metaforico, un ossigeno che lo stato non sa darci con bombole ed in nessun altro modo. Forse più che ossigeno si chiama “fiducia” ma non è la fiducia che si vota alle camere, di quella ne abbiamo le scatole piene, anzi ne siamo proprio annoiati tanto è vero che molti di noi non vanno più nemmeno a votare e non ci credono proprio più al classico partito che promette di cambiare tutto e poi quando ha un sacco di voti va a governare per lasciare tutto com’è.

Dal mio punto di vista punto sull’ossigeno vero che si trova nell’aria, meglio ancora di quello delle bombole e che si può assumere in modo poco traumatico e perfino divertente andandosi a fare una bella camminatina in un posto poco inquinato ma, quando questo non si trova, dico che piuttosto di niente va bene anche in un posto abbastanza inquinato, purché si butti dentro un po’ di ossigeno.

Sono un illuso perché mi illudo che quell’ossigeno, assunto in modo molto naturale e con un’attività anche divertente, quale può essere camminare, sia sufficiente a farci pensare meglio, a darci il buon umore.

Qualche pessimista dice che è vero che l’ossigeno ti fa pensare meglio ma è proprio per quello che non ti può far venire il buon umore. Se pensi meglio sei più cosciente e prendi consapevolezza che c’è poco da divertirsi e non è la guerra che, per quanto vicina non è proprio attaccata ai nostri confini, non è il gas, del quale in qualche modo riusciamo pure a fare a meno e nemmeno il petrolio del quale ne abbiamo fin sopra i capelli anzi è uno degli ingredienti principali del nostro malessere e non si capisce perché se ne continua ad estrarre quantità enormi anche se abbiamo capito tutti che bisogna limitarne l’uso.

Abbiamo la percezione che ci stanno prendendo un po’ in giro, ma non solo in Italia (qui in Italia ce l’avevamo da tanto tempo non neghiamolo..) un po’ in tutto il mondo. C’è una presa in giro globale dove i ricchi continuano a prendere in giro i poveri e l’idea della rivoluzione non ci conforta nemmeno un po’. In tutte le rivoluzioni dopo un po’ la classe dominante si è riorganizzata per tornare a comandare più di prima e meglio di prima.

E’ un po’ come nel nostro sistema politico quando un partito che promette di cambiare tutto viene delegato dal popolo a cambiare tutto, semina un po’ il panico fra i partiti che hanno promesso di non cambiare niente e poi va a fare le stesse identiche cose che fanno quelli.

Io insisto sul fatto che un bel segnale sarebbe darci la possibilità di pigliare quell’autentico ossigeno (non quello delle bombole, ripeto…) che potremmo prendere semplicemente camminando nelle nostre città, semplicemente scendendo dalle auto e mettendoci a camminare per riscoprire anche un’ altra possibilità che ci è attualmente negata: quella di andare piano. Abbiamo perso la possibilità di andare piano e, anche se non ci pensiamo mai abbastanza, è un’importantissima possibilità.

Ci promettono la quarta dose. E alla maggior parti di noi della quarta dose non gliene frega proprio niente. Più che altro ci interessa capire che per proporre questa quarta dose non ci sconquassino l’anima più di tanto perché è chiaro che chi vorrà farla, giorno più giorno meno, questa quarta dose riuscirà a farla. Quello che si fa fatica a capire è se chi non vorrà farla avrà la libertà di non farla perché è su quell’aspetto che il nostro stato ha toccato il fondo recentemente. Abbiamo bisogno anche di quel tipo di ossigeno perchè mai come ora abbiamo percepito uno stato soffocante dove ogni evento diventa un pretesto per un nuovo obbligo, per un nuovo stress.

C’è il vaccino, festeggiamo che c’è il vaccino e c’è pure per tutti. C’è la guerra, lì non si può festeggiare proprio per niente, però è la grande occasione per andare tutti a piedi, cosa che avevamo bisogno di fare già ben prima che ci fosse la guerra. Diamo a tutti la possibilità di andare a piedi come diamo a tutti il vaccino. Chi non vuole continui ad andare in auto come se nulla fosse ma non costringiamo ancora tutti ad andare in automobile. Quanto abbiamo speso per dare un certo tipo di assistenza sanitaria a tutti? Quanto bisogna spendere per dare a tutti la possibilità di andare a piedi per prendere un ossigeno che è molto meglio di quello delle bombole?

Non bisogna obbligare nessuno a fare niente, bisogna dare opportunità, poi la gente sceglie l’opzione migliore, ciò che fa al proprio caso. Se bisogna fare in un certo modo perché quella è la direttiva unica dello stato allora ci manca l’ossigeno, ci sentiamo soffocare ed è una situazione patologica che non si risolve certamente con l’ossigeno delle bombole perché è psicologica prima ancora che fisica.