“Insinuazione” sulla specificità dell’allenamento

“…se, come dici tu, la specificità è una condizione fondamentale dell’allenamento sportivo allora il tuo sito non ha motivo di esistere…”.

Questo commento che io, amichevolmente, chiamo “insinuazione” spiega perché io, alla fine, tratto quasi sempre di attività motoria per la salute e non di preparazione per lo sport di alto livello. Sono così “generico” nel trattare l’attività motoria che a volte pare che sconfini addirittura in discorsi politici e ammetto che il confine fra questi ed i “generici” discorsi sull’attività motoria della collettività sia molto labile. Qualcuno potrà dire che anche la politica ha una sua alta specificità e le problematiche che riguardano una certa regione d’Italia non hanno grande importanza in altre regioni. Può essere. Rassegnamoci ad un romantico “tutto è altamente specifico”.

Non si possono dare consigli a vanvera senza avere un interlocutore in carne ed ossa al quale indirizzare il consiglio e anche quando questo interlocutore esiste bisogna conoscerlo bene prima di avventurarsi in importanti consigli poco probabili.

Questa era già la premessa che io avevo fatto nella presentazione del sito quando spiegavo i limiti dell’informazione veicolata da Internet. Critico tanto la televisione ma finisco per propormi con metodi che somigliano a quelli della televisione.

Mi trovo a difendermi dall’accusa di aver scritto qualche centinaio di articoli assolutamente inutili ed il bello è che non ho nessun argomento per difendermi…

Allora visto che la critica è azzeccata e dovrebbe portarmi a “stroncare” il sito bollandolo per assolutamente inutile (tedioso l’ho sempre saputo, assolutamente inutile speravo di no…) mi difendo attaccando. Questo sito non è un sito di informazione ma un sito di controinformazione, con questo sito non mi prefiggo l’obiettivo di educare o catechizzare nessuno ma tento solo di far capire come sia  assurdo dare in pasto la propria attività motoria a gente che senza conoscervi non solo vi fa la “scheda di allenamento” ma vi prescrive addirittura una dieta e magari vi dice pure di integrarla con prodotti da acquistare in farmacia.

In cinque anni di esperienza nell’assistenza tecnica per l’attività motoria in un percorso della salute molto frequentato della mia città ho maturato la convinzione che chi fa da autodidatta prima o poi riesce a calibrare su sé stesso un piano di preparazione fisica veramente azzeccato ed efficace. Al contrario, chi si fa condizionare dai contenuti di Internet rischia di perpetrare dei veri disastri. In questa classifica dei disastri si inserisce al secondo posto chi frequenta i supermercati dell’attività motoria che molto spesso viene illuso di avere un’assistenza tecnica ma in realtà non ce l’ha. Dire che chi fa da sé riesce ad ottenere capacità di regolazione della preparazione equiparabili a quelle di chi è assistito da un buon preparatore mi pare offensivo per la maggior parte dei miei colleghi ma purtroppo, soprattutto nel lungo periodo, questa è la situazione che si va creare.  La differenza fra chi è seguito da un buon preparatore e chi arriva ad autogestirsi la preparazione avendola studiata da sé, essenzialmente è nei tempi di messa a punto di questa. Chi è seguito da un buon preparatore riesce ad “indovinare” (si tratta proprio di “indovinare”) prima la preparazione rispetto a chi inizia da solo.  Per questo mi sono deciso a dare vita a questo sito nel quale rischio di accodarmi alla lunga dei teoria dei “santoni” di Internet. Il mio consiglio principale è di pensare sempre a quello che si sta facendo. La pedissequa ripetizione di un piano standardizzato di attività motoria la sconsiglio a tutti, non solo a chi si avventura su Internet a caccia di informazioni ma anche a chi andando in palestra viene “liquidato” da un istruttore che non ha tempo con una terribile “scheda di lavoro”. Se non ha tempo l’istruttore fa bene a cambiare mestiere anche perché con quel metodo, oltre che fare danni sull’allievo li farà su sé stesso perché non riesce ad imparare niente. Puoi imparare ad insegnare se ti confronti con l’allievo non se continui a raccontargli quella dell’orso.

Una cosa sulla quale “genericamente” insisto e che mi ha fornito la patente di pressapochista è che quando fate attività motoria per la salute basta che non vi fate condizionare da Internet, che non seguiate i consigli di un istruttore che fa finta di occuparsi di voi, che l’attività sia divertente e certamente state facendo qualcosa che è cento volte meglio che subire una pericolosa sedentarietà. Questa affermazione contrasta con il mio monito a pensare sempre a ciò che si sta facendo ma è motivata dal fatto che in tema di attività motoria, se prima non iniziate a fare qualcosa non avete nemmeno gli elementi per pensarci su. I sedentari si nascondono dietro alla scusa del non saper cosa fare per continuare a non fare nulla. Chi afferma che mettersi a fare del movimento senza avere le idee chiare è pericolosissimo fa del terrorismo e dovrebbe aggiungere che comunque è molto più pericoloso protrarre la sedentarietà.

Quando, sempre genericamente, affermo che può esistere anche uno sport di alto livello che fa bene alla salute e non si serve di questa per servire un modello di sport “televisivo” puntualizzo sempre che questo tipo di sport deve essere analizzato con cura e differisce comunque di molto dall’attività sportiva amatoriale finalizzata esclusivamente al raggiungimento di un buon equilibrio psico-fisico.  Insomma all’attività motoria bisogna pensarci sempre con attenzione ma, mentre nella fase iniziale la cosa più importante è “partire” a livelli più evoluti la cosa più importante è mettere a punto la propria preparazione personale imparando anche l’attendibilità delle fonti dalle quali si va ad attingere per informarsi.

“Come faccio a valutare l’attendibilità delle fonti se di attività motoria non ci capisco nulla?!?”. Il messaggio di questo sito è che appena cominci a muoverti già qualcosa ci capisci e se affini la capacità di ascoltare il tuo organismo ne capisci sempre di più, a quel punto sei già in grado di selezionare i buoni consigli dai pessimi consigli. E’ chiaro che se il primo consiglio che ti viene dato è quello di ripetere a memoria un certo tipo di preparazione osservando solo i dati formulati da un cardiofrequanzimetro rischi di non imparare mai ad ascoltare il tuo corpo. In quel caso puoi dar vita ad un circolo vizioso che è quello che sta alimentando ancora oggi la maggior parte dei discorsi sull’attività motoria su Internet ed in un certo tipo di palestre.

Ecco, posso semplicemente affermare che questo sito del tutto inutile perché la preparazione deve essere sempre specifica ed individualizzata ha almeno la finalità di smascherare chi tenta di prendervi in giro con consigli fuorvianti e poi anche quella di istigarvi ad un’altra grande scelta: se siete sedentari iniziate pure a muovervi senza ascoltare nessuno. Dopo un po’ ne saprete molto di più del sottoscritto e di tutti gli altri che si ostinano a dirvi cosa occorre per voi.