FARE E “NON FARE”

Mi si dice che il mio articolo “I miei tre consigli preferiti” può aver riscosso un discreto successo perché oltre ad essere sintetico (cosa molto rara per i miei articoli…) è pure propositivo tutto sommato, mentre la replica oltre ad essere “meno sintetica” è pure meno propositiva perché descrive di divieti, non di proposte, Per esempio, di bello, nel primo, c’è che anche l’atto di spegnere la televisione è visto come un qualcosa di entusiasmante, di attivo, dinamico. Non scrivo “non accendere la televisione” bensì un molto più convincente “Spegni la televisione!” ed in questo ammonimento c’è un qualcosa che implica un’azione travolgente, non una “non azione”. Spegnere la televisione è una delle cose più rivoluzionarie che possiamo fare come cittadini comuni attualmente e quando è passata la legge del canone televisivo “sottinteso” per tutti abbiamo perso una grossissima occasione per farci rispettare come cittadini e non continuare a lasciarci a prendere in giro dalla classe politica. Con la televisione di Stato la classe politica si fa pubblicità e ce la fa pure pagare. Cornuti e mazziati.

Allora, tornando alla propositività del secondo articolo, provo a costruirla così. Io non vi dico di non cascare in un mega supermercato dell’attività motoria dove sale pesi scintillanti sono pronte ad accogliervi fra assenza di personale qualificato ed esubero di termini in inglese ma vi invito solo ad aver la forza di reagire quando mettete il piede in un posto simile.

Dovete avere l’elasticità mentale, anche se non avete molte informazioni in proposito, per capire che lì non vi propongono ciò che serve davvero a voi ma ciò che serve alla loro tasca. Dovete trovare la fantasia per immaginare qualcosa di più utile per voi, possibilmente da fare senza pesi (anche per motivi organizzativi, non solo metodologici, con i pesi vi fregano due volte, prima perché vi propongono cose inutili e poi perchè convincendovi che queste cose inutili sono utili vi costringono a frequentare continuamente sale attrezzate per proseguire la preparazione).

Pertanto gli “sconsigli” non vanno visti come divieti ma come ammonimento ad una sana capacità critica e a far lavorare la fantasia per poter immaginare l’attività motoria più utile e divertente.

In questo senso vi invito anche ad essere ipercritici nei confronti di Internet. Non vi dico di ignorarlo. Nel 2017 è impossibile ignorarlo, è quasi peggio della televisione, ma vi consiglio semplicemente di utilizzarlo in modo critico.

Ripeto sempre che su questo sito fondamentalmente ho la presunzione di far ragionare la gente attorno al tema dell’attività motoria. Sostengo pure che se anche la mia produzione di fesserie può risultare a tratti grottesca può trovare comunque una sua utilità nel momento in cui vi aiuta a rimettere in discussione i troppi dogmi che si sono creati recentemente in tema di attività motoria anche per colpa di Internet.

Per cui, è vero, più che gli “sconsigli” possono essere utili i “consigli” ed il mio, sintetico, è “Usare la testa per usare il fisico nel modo migliore possibile”. In un circuito perverso poi scoprirete che quando vi muovete bene userete bene anche la testa. In modo più sciolto e libero, senza pesi ed esercitazioni rigidamente schematizzate.