10 regole (tirate fuori…) per la corsa

Le 10 regole sono di moda e, su certi argomenti sono ancora più di moda e molto richieste. Mi pare abbastanza normale accodarmi alla lunga teoria dei dispensatori di “regole per la corsa”. Partendo da una premessa curiosa: che non credo a nessuna regola per la corsa! Ma non voglio prendere in giro nessuno, provo a formulare le mie dieci regole tenendo ben presente proprio questo mio concetto base che è subito esplicato nella prima delle dieci regole. Ecco il “decalogo”.

 

 

1°) Non credete a nessun decalogo sulla corsa e, quindi, tanto meno a questo. La corsa è un’ arte e come tale non ha regole ma solo “sensazioni”.

2°) Non correte perché ve l’ha ordinato il medico ma solo perché vi piace farlo. Se non vi piace correre vi sono tante altre attività per mettersi in movimento per salvaguardare la salute.

3°) Se non siete dei professionisti il vostro sponsor sia il vostro fruttivendolo e non il farmacista. E’ tragicamente vero che alcuni farmaci aumentano e di molto il rendimento sportivo e questo i professionisti lo sanno. Ma i professionisti sono costantemente seguiti da equipe mediche altamente specializzate e non fanno certamente sport per la salute.

4°) Regola conseguente alla “3”: se non siete dei professionisti non subordinate mai il rendimento della vostra corsa alla sua giocosità. La corsa deve soprattutto divertire e può farlo anche se non vincerete mai nessuna competizione in vita vostra.

5°) Se proprio l’idea di migliorare il vostro rendimento in corsa non vi molla tenete presente che il miglioramento della tecnica di corsa, anche se spesso pericoloso da un punto di vista dell’adattamento del sistema muscolo scheletrico, è l’ambito nel quale è possibile ottenere i miglioramenti più significativi.

6°) Se non ve l’ha ordinato il medico per motivi di controllo cardiaco, lasciate perdere il cardiofrequenzimetro: ostacola la capacità di “sentire” la corsa con le vostre percezioni e limita la giocosità della stessa.

7°) La miglior tabella di allenamento è quella che vi nasce in testa giorno per giorno, se avete necessità di pianificare la preparazione per risparmiare tempo,  correte di meno. Bisogna assolutamente trovare un po’ di tempo per pensare alla corsa che si va a fare,  altrimenti più che “pianificare” si rischia di appiattire tutto e far diventare la corsa una routine poco entusiasmante.

8°) Se vi piacciono le gare tenete presente la corsa può essere di velocità o di resistenza. Non sta scritto da nessuna parte che la corsa di resistenza sia sempre più salutare di quella di velocità: vi sono nonni di 80 anni che continuano a correre i 100 metri e sono molto più sani di atleti più giovani che si ostinano a correre la Maratona (42.195 metri) solo perché è di moda anche se non sono assolutamente portati per quella distanza di corsa.

9°) Prefiggetevi degli obiettivi razionali e adeguate la vostra preparazione agli stessi. Non c’è niente di divertente nell’inseguire un obiettivo che non è nelle proprie possibilità. Al contrario è molto divertente superare un obiettivo che, con un’adeguata preparazione, si è rivelato fin troppo umile per le vostre potenzialità.

10°) Considerate che la vostra è sempre un’esperienza individuale che potrà essere ricca di sorprese ed è anche un po’ difficile da trasferire sugli altri. Ciò che vale per  voi non è detto che valga anche per gli altri. Non solo ma è mutevole anche il divenire di questa esperienza e pertanto ciò che valeva per voi qualche tempo fa può essere mutato in seguito nel bene e nel male. Scoprite la corsa giorno per giorno anche in là con gli anni, per questo è difficile fare previsioni e pianificare, per questo è bello affrontarla sempre con nuovo spirito.