La risposta con lo stampino

Odio le risposte fatte con lo stampino. Purtroppo sono il primo a farle quando mi arrivano certe domande alle quali non posso rispondere. E allora non è nemmeno una risposta ma sembrano due righe di circostanza legate alla fattispecie legale. Non posso rispondere “per legge”. In realtà, se fosse per quello, a livello personale, senza pubblicare nulla, potrei rispondere proprio proprio quello che voglio premettendo che quello non è il mio ambito di competenza.

Uno dei miei scrittori preferiti è Kundera. Kundera accenna spesso alla schematizzazione ed al riassunto dei concetti per cui uno passa alla storia per qualcosa che non c’entra niente con quello che ha fatto o con quello che ha predicato. Così io potrei passare alla storia come “quello delle diete” anche se non ho mai suggerito nemmeno uno straccio di dieta a chicchessia. C’è un motivo molto semplice dietro a questa ritrosia: non sono un dietologo. Il personal trainer gratuito vi da consigli sull’attività fisica gratis (nell’ambito di ciò che è possibile in uno scambio di opinioni via posta elettronica con tutti i limiti di questo) ma in tema di alimentazione non ve li da nemmeno se lo pagate chissà quanto. Non è un capriccio, è così punto e basta. Provate a chiedere all’idraulico se vi aggiusta se la scarpe o al calzolaio se vi sistema lo sciacquone del water. Può darsi che lo facciano ma non certamente nell’ambito delle loro competenze professionali. E certamente il calzolaio vi sistemerà lo sciacquone del water solo se è in  grado di farlo non in virtù del fatto che è calzolaio così come l’idraulico potrebbe sistemarvi le scarpe perché è capace di fare pure quello ma ancora certamente non in virtù del fatto che è idraulico.

Io non mi interesso minimamente di diete, semmai sono contro le diete e consiglio sempre un’ alimentazione equilibrata che ci possa tenere distante dalle diete. Quando uno è arrivato alla dieta per conto mio ha già commesso degli errori grossolani in tema di alimentazione e va a cacciarsi in un vortice dal quale rischia di non uscire più. Anche perché dietro alle diete c’è pure il business e c’è chi ti tiene incollato a queste come se fossero l’unico modo per affrontare con successo la realtà dei nostri giorni.

All’ISEF ci hanno insegnato per anni che il nostro compito era di accrescere le abilità motorie dei nostri allievi senza sconvolgere le loro vite (massimo risultato con il minimo sforzo, in una parola “ottimizzazione” della preparazione) ed io dovrei dare consigli su una cosa che ti sconvolge l’esistenza quale la dieta?

Una preparazione ben calibrata non è esagerata in volume e non richiede integrazione alimentare se è accompagnata da un alimentazione corretta. Al contrario bisogna essere un po’ sospettosi nei confronti di una preparazione che ti porta istintivamente a cambiare di molto le abitudini alimentari. Potrebbe essere che quella preparazione costi un po’ troppo al nostro organismo e a quel punto non sono gli integratori di ultima generazione a fare il miracolo ed a cancellare con un colpo di spugna la fatica eccessiva. La fatica eccessiva stressa tutti,  i campioni dello sport, gli atleti delle categorie amatoriali, i postini ed anche i notai. C’è un solo modo per sconfiggerla: ridurre il carico di eventi stressanti che ha prodotto quel tipo di fatica. A volte, paradossamente, per professionisti dello sport e amatori la cosa è la stessa: il carico di allenamento. Per postini e notai invece è più facile che il tipo di eventi stressanti non sia coincidente: i primi devono portare troppa posta gli altri stanno troppo tempo in studio. Per entrambi il rimedio è ridurre la portata degli eventi stressanti, non è una questione di integrazione alimentare. Ho capito che chi vende integratori vi racconterà che anche Gesù Cristo, prima di affrontare i suoi momenti più difficili, ricorreva all’integrazione alimentare, ma sul Vangelo non c’è scritto questo.

Pertanto ripeto, non è con cattiveria o per pigrizia che a volte rispondo a chi i pone quesiti sulle diete come se neanche avessi letto la domanda e con una risposta che sembra prestampata come un timbro che si mette su un certo documento. Io la domanda la leggo sempre fino in fondo e sono sempre lì a sperare che dopo la parte dietologica che non posso affrontare ci sia finalmente il quesito sull’attività fisica sul quale voglio impegnarmi a rispondere nel modo che ritengo più utile per il mio interolcutore. Purtroppo a volte questa attesa è vana. La domanda termina inesorabilmente con la richiesta di un consiglio (molto spesso di tipo “miracolistico”)  sull’alimentazione ed io resto lì a chiedermi “Ma porca miseria perché mai mi sono chiamato Personal Trainer Gratuito e soprattutto perché così tanta gente crede che un personal trainer deva occuparsi di alimentazione?”.

Allora la parte finale del mio consiglio odioso fatto con lo stampino è la seguente: “Siccome quando andate a modificare in modo significativo la vostra alimentazione questa cosa è sempre molto stressante per il vostro organismo, informate il vostro medico di base, che è il responsabile istituzionale della vostra salute, sentite cosa ne pensa e poi accertatevi che chi vi ha proposto le variazioni di alimentazione sia davvero un professionista del settore.” In sintesi non fatevi aggiustare le scarpe dall’idraulico, anche se il calzolaio vi ha sistemato alla perfezione lo sciacquone del water.