LA PARATA DI DONNARUMMA ED I LANCIATORI DI POMODORI

Qualche annetto fa (avrò avuto 4 o 5 anni…) quando nella piazza principale della mia città vedevo dei cannoni chiedevo perchè c’erano lì quei cannoni se ormai la guerra era finita da più di vent’anni (non era poi molto…). Mio padre mi diceva che era per ricordare la guerra perché erano giorni di particolari ricorrenze. Un po’ seccato (già a 4 o 5 anni) ribattevo che non era comunque un bel ricordo e mi piaceva molto di più quando nella piazza prinicipale della mia città veniva presentato l’ultimo modello di autovettura gran turismo che anche se se la potevano permettere in pochi era comunque motivo di orgoglio della nostra industria automobilistica. Non prevedevo che in quest’ultimo mezzo secolo le auto avrebbero fatto più danni dei cannoni sul nostro territorio ma forse prevedevo le poche righe che vado a scrivere ora.

Quanto a parate preferisco decisamente quelle del portiere Donnarumma a tutte le parate militari, siano esse russe, del Congo o del Gabon. Penso che sia deformazione professionale. Sono allenato ad apprezzare le gesta sportive di alto livello.

Per quanto riguarda le parate militari ritengo che possano essere interessanti solo se in margine ad esse c’è un bell’esercito di lanciatori di pomodori che le anima. E’ chiaro che ciò può portare ad un preoccupante spreco di pomodori e poi bisogna anche allenare i lanciatori perché se vogliamo che la parata militare riesca bene questi devono essere in grado di lanciare anche a 60-70 metri e pertanto devono essere dei discreti giavellottisti.

Ognuno vede le cose a modo suo. In una contesa fra eserciti non mi interessa chi ha ragione ma ritengo che la battaglia vada giocata a pomodori più che a carri armati e così all’interno di un paese per civile che sia (anzi soprattutto se è un paese civile) il popolo deve essere in grado di far capire alla classe politica cosa ne pensa della guerra e degli armamenti in genere a suon di pomodori. In un paese dove alla parata militare nessuno lancia i pomodori sulle marionette vestite a festa e gli armamenti presentati come se fossero l’invenzione del secolo per conto mio non c’è molta democrazia e vuol dire che il popolo non è libero di manifestare il proprio pensiero.

La parata, quando è di un buon portiere tipo Donnarumma (ma anche il mitico Dino Zoff non era niente male…) è sempre un gesto meritevole di attenzione, ma quando è militare, se non è animata dalla presenza di un bell’esercito di buoni lanciatori di pomodori è veramente una noia mortale.