APPENA IN TEMPO PER SCRIVERE L’ARTICOLO

Pare che la questione della possibile super lega di calcio europea sia già evaporata. E’ bastato che i tifosi avessero qualcosa da ridire che il progetto s’è sgonfiato e pare che non andrà in porto.

In effetti io ho fatto appena in tempo a scrivere un articolo nel quale sono uscito con una delle mie sparate commentando che nel calcio nazionale ci sono troppi stranieri che tolgono spazio ai giocatori italiani. Non mi rimangio quel commento come gli ideatori della superlega si sono rimangiati quella pagliacciata però preciso che quella sparata era un po’ collegata a quel progetto: se volete farvi il calcio televisivo fate quello che volete ma almeno non rovinate i campionati nazionali. Quello era il senso, fate quello che volete con iniziative strane ma mantenete un minimo di coerenza nel campionato di serie A che deve servire anche all’evoluzione dei giocatori italiani. Adesso non voglio insistere su questo tasto ma sono convinto che l’idea di valutare le competizioni di alto livello anche con un occhio a tutto il movimento calcistico non sia un’idea proprio da buttare. Ho capito che il calcio spettacolo è un’ altra cosa ma deve avere un minimo di aggancio con lo sport di base altrimenti la Federazione potrebbe anche disinteressarsene perché l’obiettivo della Federazione è qualificare e diffondere lo sport e non renderlo sempre più televisivo.

Pertanto la mia idea più che di condannare o meno iniziative estemporanee quali quella di un torneo dedicato esclusivamente ai club più ricchi d’Europa era quello di avere sempre un occhio di riguardo per lo sport autentico e così per esempio garantire un’ efficiente organizzazione dei tornei giovanili a prescindere dalle politiche adottate dalle grandi squadre. Che poi in una squadra italiana possano giocare tre o undici giocatori stranieri quella è un’ altra idea che mi sono permesso di illustrare a margine di quella polemica che in un paio di giorni è esplosa come una bomba atomica. In questa pioggia radioattiva di commenti anch’io mi sono permesso di esprimere la mia opinione e tutto sommato fra il calcio del futuro ipotizzato dai ricconi e quello romantico di un tempo pure con un numero massimo di stranieri penso che forse sia quasi un’idea più comprensibile quello del passato che quello del futuro. In ogni caso c’è libertà di opinione ed ognuno è libero di esprimere la sua. Per qualcuno ancora più nostalgico del sottoscritto il calcio ha cominciato a peggiorare il giorno in cui le partite non si sono più giocate in contemporanea alla domenica pomeriggio. L’idea di fantozziana memoria era che quella era l’unica certezza in un mare di incertezze. Chissà cosa avrebbe pensato il mitico Fantozzi di quella strampalata ipotesi della superlega. Forse avrebbe detto semplicemente che poteva essere come la corazzata Potemkin: una cagata pazzesca.