SUL CONCETTO DI “PERSONAL TRAINER”

In Italia abbiamo un concetto un po’ distorto di “Personal Trainer”. Pensiamo che sia quel personaggio che ti butta in palestra a sollevare pesi ed utilizzare macchine da palestra. Dovrebbe essere proprio il contrario perché dovrebbe essere quel personaggio che ti caccia dalla palestra e ti spedisce fuori a camminare.

La maggior parte dei sedentari non hanno bisogno di sollevare pesi e tanto meno di utilizzare noiosissime macchine da palestra, hanno semplicemente bisogno di camminare e andare in bicicletta, in sintesi di liberarsi una volta per tutte dalla schiavitù dell’auto che ormai si può dire che sia diventata un po’ come il vizio del fumo, anzi peggio perché è più diffusa.

Allora più che di personal trainer c’è bisogno di politici perché la civiltà dell’automobile è essenzialmente un fatto politico. Ci impiega due secondi il personal trainer a dirti che hai bisogno di camminare e se non lo fa lui lo fa il tuo medico di base perché se ne accorge dalle analisi del sangue ma poi se per camminare hai bisogno di prendere l’autobus per andare in un posto salubre o peggio ancora l’auto, perché l’autobus da casa tua proprio non passa, allora è un cane che si morde la coda e tu che ti muovi per uscire dal caos infernale delle auto contribuisci ad alimentare quel traffico perché tu stesso che ne scappi ci scappi in automobile.

E’ un fatto politico perché sappiamo tutti che per stare meglio abbiamo bisogno di usare meno l’auto ma poi le scelte politiche non vengono fatte in questa direzione perché il tipo di economia nella quale siamo immersi è ancora impostato sull’uso compulsivo e patologico dell’autovettura privata, sia essa a gasolio, a benzina, a gas, elettrica o anche a carbone.

Il personal trainer dovrebbe essere un po’ come il tuo medico di base: ti vede ogni tanto e ti dice cosa puoi fare per stare meglio, per ottimizzare il rendimento sportivo. Invece noi abbiamo un concetto distorto di personal trainer come di figura incubo che ti segue in tutto. Se sei un talento del salto con l’asta e puoi vincere alle Olimpiadi avrai bisogno di un tecnico specialista che ti segua anche tre ore al giorno. Ma se il tuo obiettivo è stare bene, per l’attività fisica “normale” non hai bisogno di un consulente che ti dica quasi tutti i giorni se sei sulla strada giusta.

Anche lì bisogna ammettere che il business ha un po’ girato le carte in tavola. E’ chiaro che se qualcuno ha interesse a chiuderti in palestra e ti ha convinto che senza un certo tipo di preparazione non puoi venirne fuori allora si potrebbe anche sospettare che questo qualcuno abbia più a cuore il suo business che non la tua salute.

Il personal trainer onesto fa in modo che tu abbia meno bisogno possibile della palestra e ti fa gestire la maggior parte di attività fisica all’aperto anche nella brutta stagione. Poi è chiaro che se d’inverno non trovi nemmeno cinque minuti per uscire in orari utili della giornata allora anche lì è un fatto politico perché vuol dire che sei semplicemente schiavizzato e non hai tempo libero. La reclusione in palestra per chi non ha tempo di uscire nei momenti utili della giornata è un altro problema sociale e non è certamente la soluzione giusta.

Allora il concetto di personal trainer, alla fine, dopo lunga e cavillosa analisi, rischia di essere distorto anche per motivi socio politici. Posto che per strada non si può andare perché comandano ancora le auto, che d’inverno negli orari umani non ti lasciano uscire perché abbiamo ancora orari di lavoro da medio evo e la pausa pranzo dura meno del tempo necessario a mangiare un panino, il personal trainer è quella figura che in tale disastro prende atto del disastro e controlla che tu non vada a fare altri disastri in palestra che è l’unico posto dove puoi rifugiarti a fare attività fisica in un contesto sociale altamente snaturato qual’è quello che continuano a propinarci.

Il concetto di personal trainer moderno dovrebbe essere un po’ diverso e dovrebbe invece affiancare il medico di base. Diciamo che dovrebbe essere il braccio operativo del medico di base. Posto che il medico di base ha sentenziato che hai bisogno di camminare e non di sollevare pesi in palestra, io personal trainer studio tutte le soluzioni applicative affinché tu possa camminare all’aperto in orari umani senza rintanarti in palestra su macchinari che devano sostituire la bicicletta o il normale cammino.

Allora un buon personal trainer non deve avere una palestra di riferimento bensì un politico di riferimento che è quel personaggio che opera le scelte per migliorare la società invece che assoggettarla sempre di più al tran tran dello stress per obbedire a questo sistema economico.

La scelta fra economia e salute è epocale, se la gente sceglie costantemente l’economia la colpa non è certamente dei personal trainer anche se i personal trainer devono esseri i primi a rilevare che chiudersi in palestra ad usare macchine che servono per sostituire ciò che andrebbe fatto all’aperto non è una situazione sostenibile nel lungo periodo.