SEMPRE SULLO STESSO TASTO

In America ha vinto un personaggio ricco che ha fatto promesse interessanti soprattutto per i ricchi. Evidentemente è stato creduto di più di quella signora altrettanto ricca che ha fatto promesse che potevano essere interessanti per i meno ricchi. Comunque la politica che sia pubblicizzata come una serie di promesse da fare ai ricchi o ai meno ricchi è sempre orchestrata da personaggi molto ricchi che alle spalle hanno personaggi ancora più ricchi che studiano il gioco nei minimi dettagli.

Istintivo pensare che visto che la politica è orchestrata da persone ricche sia volta a tutelare soprattutto gli interessi di questi e, solo in seconda istanza, a soddisfare le esigenze dei pezzenti che, essenzialmente, sono funzionali al mantenimento di equilibri necessari al quieto vivere. Insomma il pezzente può pure restare pezzente ma non deve scendere arrabbiato in strada altrimenti crea problemi.

Alla fine sono convinto che gli USA resteranno quel grande paese dove a scuola si riesce a praticare costantemente attività sportiva senza problemi mentre per l’assistenza sanitaria per i meno abbienti qualche problemino c’è e continuerà a rimanere. Non si può avere tutto dalla vita. Noi abbiamo un sistema sanitario che è più evoluto e civile del loro, loro hanno una scuola che noi continuiamo a non ipotizzare nemmeno lontanamente di provare ad imitare.

Un giorno ho chiesto ad un ragazzo che stava facendo attività motoria con la scuola al campo sportivo (ogni tanto, per sbaglio, succede anche da noi) se non invidiava gli studenti americani che possono fare attività sportiva con la scuola praticamente tutti i giorni in strutture che noi non abbiamo assolutamente, mi ha risposto che non li invidiava perché hanno questa grande organizzazione per lo sport ma sono ignoranti. Non ho capito se mi prendeva in giro o se lo diceva convinto.

Ecco, forse la cosa assurda è proprio che loro non si rendono conto di avere un sistema sanitario che è piuttosto assurdo per un paese evoluto mentre noi non ci rendiamo conto di avere una scuola che sarà anche accettabile (ne siamo proprio sicuri?) come agenzia di formazione culturale ma è certamente inefficiente in tema di diffusione della pratica sportiva presso i giovani.

Mal che si vuole non duole. Sono gli americani a volere un sistema sanitario simile e votano un  presidente che non si preoccupa assolutamente dell’assistenza sanitaria per tutti, siamo noi che vogliamo una scuola simile e continuiamo a protestare per tutto tranne che per modificarla radicalmente nel modo di intendere l’attività fisica per tutti.

Loro lavorano per la salute e non si preoccupano degli ammalati, noi assistiamo i malati ma non ci preoccupiamo dei sani. Forse prevenzione e cura dovrebbero procedere di pari passo ma allora quel paese si chiamerebbe “Stati Uniti d’Italia” e non d’America. Io sono monotematico e non perdo occasione per ribadire la necessità di considerare con molta attenzione un’attività fisica non mercificata e che possa raggiungere senza problemi tutta la popolazione.

Ed allora mi arrabbio con la televisione che invece di fare la pubblicità all’attività fisica fa la pubblicità agli integratori come se fosse più importante buttare giù un po’ di integratori per stare bene più che fare attività fisica. C’è gente che associa immancabilmente il concetto di integrazione alimentare a quello di attività fisica come se fare una normale attività fisica fosse condizione che implica assolutamente un’integrazione alimentare.

Mi arrivano più domande sugli integratori che sull’attività fisica vera e propria. Continuo a dire che non mi occupo di integratori, che anzi sono molto scettico sul loro uso e ritengo che sia opportuno tentare di evitarli concentrandosi su un’alimentazione equilibrata e comunque mi arrivano domande dove il vero problema non sembra come muoversi ma come supportare il movimento con un’integrazione efficace.

Forse la nostra scuola sarà anche accettabile con riferimento ai contenuti nelle materie di studio ma con riferimento all’attività motoria ci lascia terribilmente ignoranti. Anche gli americani hanno il business degli integratori, ma anche se non integrano vanno comunque a scuola a praticare attività motoria in modo sistematico. Da noi pare che senza integrazione non ci si possa nemmeno muovere, a quel punto fa bene la scuola a non insistere con l’attività motoria per tutti perché se qualche poverino non ha i soldi per comprarsi l’integratore potrebbe stramazzare al suolo in preda ad un deficit nutrizionale gravissimo provocato dall’insolita attività motoria.

Il welfare non è certamente più di moda, non c’è dubbio, si tende un po’ più al Far West che al welfare, ma mentre in America il Far West ce l’hanno quando si tratta di curare un malato qui il il Far West ce l’abbiamo con riferimento all’attività motoria. Vince il più veloce, quello che spara per primo, con più abilità e con più precisione le proprie cartucce, gli altri devono soccombere come nei film di Sergio Leone ed il Clint Eastwood di turno è il campione che può fare sport, gli altri devono tornare sui banchi a studiare.

L’America di Forrest Gump, con tutte le sue contraddizioni, continua a presentarci un modello scolastico che noi non ipotizziamo nemmeno lontanamente di provare ad imitare, speriamo almeno di non prendere a modello il loro sistema sanitario.