PURTROPPO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE ABBIAMO CAPITO ANCORA BEN POCO

Secondo alcuni la scienza negli ultimi 20 anni ha fatto passi da gigante. Secondo altri in base alle premesse che c’erano è stata quasi ferma al palo. Difficile mettersi d’accordo, forse, per non far torto a nessuno, si può dire che mentre in alcuni ambiti si è mossa in modo decisamente significativo in altri ambiti è rimasta ferma in modo imbarazzante.

Io qui sopra mi rifiuto in modo piuttosto sistematico di affrontare le questioni di sport in modo scientifico e tendo ad affrontarle più da un punto di vista politico come se lo sport e l’attività motoria in genere fossero un grande evento sociale più che un qualcosa da analizzare in modo scientifico. Pertanto indugio ad analizzare le cause socio politiche (mettendoci molto del mio, con una fantasia che quando si tratta di politica rischia di essere fin troppo esuberante…) della mancata diffusione della cultura dello sport in modo capillare e sono più avaro di considerazioni di tipo tecnico su particolari gesta e situazioni specifiche dei vari sport.

Di più, in modo piuttosto dissacrante ma in modo che trattando di sport per fortuna mi è lecito (non sarebbe altrettanto lecito in campo medico) affermo che la lente scientifica è troppo limitante per analizzare il gesto sportivo nella sua complessità e non ci aiuta a far chiarezza sullo stesso anzi ci fa prendere notevoli abbagli quando non ci porta ad una miopia piuttosto ridicola. Una delle mie battute più “battute” che poi non è nemmeno mia ma rubata ad un mio collega dell’ISEF di altri tempi (il solo fatto che scriva di ISEF fa capire ai colleghi più datati che si tratta di “altri tempi” ed i neo laureati rischiano invece di dire “Cos’è l’Isef?…”) è che come tecnici e specialisti del movimento più che “scienziati” dobbiamo essere definiti “poeti” perché il termine scienziati è troppo limitante e non rende giustizia alla vastità ed alla complessità dei temi che andiamo ad analizzare. Da questo ne traggo che se uno non è portato per la materia purtroppo può pure leggere tutti i testi che vuole che rischierà di non capirci mai nulla, non ci sono protocolli standardizzati ufficialmente accettati come per fortuna (o purtroppo a seconda dei punti di vista) deve accadere in medicina.

Il ruolo del Sistema Nervoso Centrale in tutto ciò è determinante ed ogni volta che andiamo a trattare di sport e/o attività fisica in generale ignorando quel ruolo ci esponiamo a notevoli “granchi”.

Mi si dirà che se ammetto l’importanza stratosferica della considerazione del Sistema Nervoso Centrale in tutti i fatti di movimento dovrei anche essere paladino del sostenimento di un approccio scientifico a tutta la materia.

C’è che in tema di Sistema Nervoso Centrale siamo ancora tutti terribilmente ignoranti. Scienziati, medici, esperti del movimento e pure postelegrafonici e maniscalchi.

In sintesi in una determinata cosa, dire che comanda il Sistema Nervoso Centrale è come dire che tutto è possibile, possiamo ipotizzare tutto, non possiamo determinare un bel nulla.

La recente pandemia ha portato in evidenza una questione molto spinosa: il contatto fra provvedimenti legislativi ed indicazioni mediche in certi ambiti. La gente non ha contestato il mondo scientifico e le indicazioni sopraggiunte da parte del mondo scientifico ma ha contestato fortemente (particolarmente in Italia dove il problema è stato piuttosto sentito e fatto sentire alla popolazione) l’adesione del mondo politico a certa parte del mondo scientifico operando una scelta di parte che tecnicamente non doveva e non poteva essere nelle possibilità dei politici. Insomma la scienza è tutta scienza, non solo quella che fa comodo al governo per questioni organizzative e/o economiche e l’ingerenza del mondo politico nelle questioni scientifiche non è un atto democratico di chiarezza cristallina, tutt’altro.

Quelle che dovevano essere indicazioni per superare nel modo migliore possibile la pandemia si sono trasformate in un grande esperimento sociale e i contestatori più arrabbiati sono arrivati a dire (forse nemmeno sbagliando del tutto…) che l’Italia è stata scelta come nazione pilota di questo esperimento sociale in quanto paese con le caratteristiche sociali migliori per valutare i dati.

Vista in altro modo la cosa può suonare anche un po’ offensiva perché praticamente vuol dire che ci hanno attaccato come un branco di pecoroni disponibili ad accettare tutte le indicazioni provenienti dalla televisione senza pensarci un attimo su, vista da un altro lato invece può anche essere consolante perché, se di esperimento si trattava, si può ben dire che per fortuna questo esperimento almeno in parte è fallito perché si è formata una discreta cerchia di recalcitranti che non hanno aderito alle indicazioni generali ed hanno preferito ragionare con la propria testa.

La televisione ci bombardava dicendo che “La scienza ha deciso così” e occultando praticamente tutti i dati di quella parte di scienza che “non diceva così”. C’è stato un momento in Italia dove si poteva definire scienza solo ciò che passava per televisione. I buontemponi dei “no vax” (strano termine inventato da chissà chi, certamente non dai “no-vax” stessi che, per quanto tonti, non hanno nessun vantaggio ad inventare un clichet rozzo e limitante per autodefinirsi…) ad un certo punto hanno coniato la strana definizione di “dittatura sanitaria” quando invece era evidente che si trattava semplicemente di una dittatura della televisione orchestrata per fini meramente politici e dove fior di medici si sono trovati in situazioni decisamente imbarazzanti e difficilissime da gestire succubi di un caos incontrollabile.

E’ stato un grande esperimento sul Sistema Nervoso Centrale. E questo non l’ha detto nessuno e lo dice solo il pirla del sottoscritto. Quando abbiamo a che fare con l’informazione ed è una informazione determinante che condiziona in modo decisivo l’esistenza, tutto passa dal Sistema Nervoso Centrale ed è lui che comanda in modo indiscutibile con scelte che anche nel terzo millennio facciamo a fatica a comprendere, perché tornando a bomba, del Sistema Nervoso Centrale ci abbiamo capito ben poco.

Forse la cosa più interessante che abbiamo capito e che ci da una speranza che possa esistere la vera democrazia è che il Sistema Nervoso Centrale funziona in modo autonomo e non dipende certamente dalle indicazioni dell televisione o dai progetti politici di un certo stato.

Ecco se l’Italia era oggetto di questo esperimento, come alcuni eccentrici hanno affermato, si può pure dire che anche come italiani, anche se siamo pecoroni e propensi a metterci a guardare tutti la stessa cosa davanti ad uno schermo con tanto di birra fresca sul tavolino, facciamo funzionare il Sistema Nervoso Centrale e se questo ha qualcosa da obiettare sui programmi politici del nostro governo i nodi vengono certamente al pettine.

E’ chiaro che il S.N.C. interviene nella messa a punto di un delicato dettaglio dello schema motorio del salto in alto e se la centralina di comando sa che questa messa a punto ti serve per passare da due metri e venti a due metri e ventiquattro nel salto in alto porrà particolare attenzione a questa cosa perché è una cosa che assume una certa importanza, come può esserlo anche in modo fantastico (e questa è la magia dello sport che non mi stanco mai di analizzare) per chi passa dalla insignificante misura di un metro e venti a quella altrettanto insignificante di un metro e ventiquattro. A maggior ragione il S.N.C. interviene puntualmente a rielaborare anche su quelle che sono indicazioni decisamente diverse ma ugualmente importanti che ci possono arrivare dalla tv di stato. Ho capito che è la tv di stato ma se sono equilibri importanti per la nostra esistenza vengono valutati anche se le indicazioni vengono direttamente dal Padreterno a reti unificate.

Le indicazioni arrivano al Sistema Nervoso Centrale, più o meno (più o meno…) come ci arrivano lo abbiamo capito, come vengono rielaborate (e pure perché…) non lo abbiamo capito e pertanto la correlazione fra stimolo e risposta non ci è ancora ben chiara ed è difficile da prevedere.

Queste cose nello sport si studiano, sono l’essenza dello sport, non ci siamo mai permessi il lusso di giungere a delle conclusioni e penso che non ci potremo permettere il lusso di arrivare a queste nemmeno nel prossimo millennio. Che una elité di buontemponi abbia provato a fare questo esperimento con chissà quali fini sulla popolazione italiana faccio fatica a crederlo, in ogni caso se questo tentativo è stato effettuato la risposta c’è: ogni coercizione fa i conti in primo luogo con le reazioni del S.N.C. Le altre cose, tipo dittatura sanitaria, dittatura della televisione, progetti politici a lungo raggio (quando mai sono esistiti?!?) sono tutte balle. Una vera democrazia, giusta o sbagliata che sia, ci giunge dal comportamento del nostro Sistema Nervoso Centrale. E questo è un grosso problema non solo per chi ci vuole controllare ma anche per noi stessi che facciamo fatica a capirci.