LO STUDIO PARCELLIZZATO, PECCATO ORIGINALE DELLA NOSTRA SCUOLA

L’insegnante svolge il “programma ministeriale” della propria materia, si preoccupa che tale programma venga considerato dall’allievo e verifica questa cosa con il classico bombardamento di verifiche previsto dalla nostra scuola supercompetitiva, non si preoccupa di verificare che l’apprendimento conseguente alle nozioni somministrate con il programma ministeriale vada ad innestarsi su un pensiero critico che è l’illustre assente dalla nostra scuola.

L’informazione parcellizzata è una controinformazione, non lascia spazio per la costruzione di un pensiero critico e bombardando il cervello fa pure cattiva pubblicità al processo di apprendimento che dovrebbe essere quella cosa che entusiasma il giovane invece di deprimerlo.

Televisione, internet e giornali approfittano di un vuoto culturale clamoroso per imporre la loro dottrina, la dottrina della disinformazione, dell’informazione deviata. Visto che scuola, famiglia e chiesa non reagiscono con la dovuta energia non cambia proprio nulla e questa è la società dove di fronte a cambiamenti epocali devastanti (all’ambiente non gliene frega proprio nulla della nostra voglia di non cambiare) tutto prosegue come se nulla fosse.

Il massimo della rivoluzione è quando ti tengono bloccato in casa per colpa di un virus che fa finta di svegliare le menti ma alla fine lascia tutti più ignoranti di prima.

I ragazzi di oggi sono privi di senso critico, dovrebbero pretendere di essere bocciati e poter restare a scuola fin che non riescono a cambiarla visto che è una scuola costruita sugli insegnanti e non sugli studenti e potrebbero già essere contenti del loro ruolo nella società una volta che usciti dalla scuola magari a trent’anni (fra università e master vari rischiano di uscire dalla scuola a quell’età anche gli studenti obbedienti e decisamente conformati…) sono riusciti a cambiarla, perché non si può cambiare la società se prima non si cambia la scuola.

Siamo in una società dove per promuovere la pace si aumentano le spese militari e dove per far finire prima una guerra si inviano armi. Per conto mio lo scandalo è che i ragazzi non facciano sciopero di fronte a questi eventi perché vuol dire che alla fine appoggiano questo sistema e si bevono tutto quanto gli viene raccontato dai telegiornali. Sono gli stessi ragazzi che non reagiscono di fronte alle assurdità del lasciapassare per salire sui mezzi pubblici e non fanno una piega se anche il loro sport viene devastato da regolamenti che con la salute pubblica non hanno nulla a che vedere.

Non c’è speranza che questa politica autoreferenziale cambi sé stessa. Sull’aumento delle spese militari non c’è nemmeno stato dibattito politico e chi ha osato obiettare qualcosa in contrario ha dovuto farlo di nascosto per non essere espulso dal proprio partito come se fosse un pazzo irresponsabile.

Il pazzo irresponsabile è colui che vuole togliere carburante alla guerra. perché senza armi, è provato scientificamente, si fa più fatica a far la guerra. Addirittura, quando sono finite le armi, può pure succedere che uno dei due si arrenda, cosa che per chi produce armi è una vera disgrazia.

E così nel mondo della scuola non c’è speranza che i professori cambino la scuola perché tanto loro lo stipendio lo prendono lo stesso. O meglio, una piccola speranza potrebbe esserci legata a quella minoranza eccentrica, nemmeno troppo esigua, che non piglia più lo stipendio perché ha problemi sanitari con i trattamenti per il Covid. Ma quelli già vengono inguaiati con problemi assurdi, figuriamoci se trovano il tempo per spiegare ai ragazzi cosa c’è che non va in questo sistema scolastico. Assurdo per assurdo, quando tornano a scuola gli si vieta perfino di insegnare come fossero schegge impazzite perché hanno vissuto il dramma della coercizione che poi è quello che vivono tutti i giorni i ragazzi con le stramaledette verifiche.

Mi spiace per gli insegnanti bloccati da idioti ed inutili regolamenti sanitari che auspico che vengano riconosciuti quanto prima come assolutamente inopportuni ma spero che si siano resi conto cosa vuol dire la coercizione stupida (come se esistesse una coercizione intelligente…) quella che fa restare la scuola sempre uguale e le impedisce di evolversi.

Non possiamo sperare che cambi l’informazione di televisione, internet e giornali, si può solo sperare che i ragazzi si sveglino fuori o per merito della famiglia o per merito della Chiesa che anche se fortemente boicottata (in questo periodo hanno pure messo in bocca al papa parole che non ha mai detto pur di renderlo funzionale al sistema…) promuove ancora ideali che vanno ben oltre quelli legati alla lurida pecunia. Io che sono un illuso cronico sono pure illuso che una rivoluzione autentica possa anche nascere all’interno della scuola. Staccata la testa dal telefonino ci sono milioni e milioni di ragazzi pronti a ragionare in modo molto più elastico dei politici che ci comandano. La scuola oppressa dai programmi ministeriali per conto mio ha sempre più possibilità della politica ingessata. Facile che sia un illuso. Non mi va di perder tempo a parlare con politici che mi dicono “Sì , si’ hai ragione” per dopo continuare con il loro tran, tran, preferisco fare il pazzo utopista con giovani che si sono già resi conto che, comunque vada, la realtà sta cambiando, solo che non hanno il coraggio di prenderla fra le loro mani per farla cambiare nel modo migliore possibile.