LA RISCOPERTA DELL’ATTIVITA’ MOTORIA

Mi si chiede perché ci tengo così a tanto a dissacrare il fantasma dell’esercizio sbagliato e a sbandierare al mondo intero che non esistono esercizi sbagliati e l’unico vero errore è non muoversi o muoversi troppo poco.

Io dico che la prima cosa che deve fare un sedentario è iniziare urgentemente a muoversi senza iscriversi da nessuna parte. Poi, quando ha cominciato a capirci qualcosa di movimento, allora è libero di iscriversi dove cavolo vuole e di spendere tranquillamente i suoi soldi come meglio crede.

Il sedentario tipo è un pollo da spennare che di movimento non ci capisce niente ed è pronto ad abboccare a tutte le leggende metropolitane costruite ad arte per prendergli un po’ di soldi.

Se fossi un medico, quando dopo che ho sentenziato che il paziente (purtroppo uno troppo sedentario diventa un paziente) ha bisogno di fare movimento mi sento rispondere “Sì, penso che mi iscriverò da qualche parte…” replicherei: “Lei non deve iscriversi proprio da nessuna parte, deve semplicemente ricominciare a fare movimento, poi con calma, quando è un po’ che fa movimento, potrà anche iscriversi da qualche parte se ne ha voglia ma prima ancora deve ricominciare a muoversi…”.

Il problema è che quando siamo completamente a zero di informazioni sull’attività motoria possiamo diventare facili prede di business vari che non sono la cosa migliore per le nostre possibilità di movimento.

E’ in questo senso che predico sempre che per fare in modo che il cittadino normale, che non è ancora un paziente, possa muoversi nella sua città come si faceva un tempo che per i più ormai è sconosciuto e del tutto estraneo, occorre ridurre considerevolmente il traffico infernale di auto che, di fatto, rendono la maggior parte delle città italiane città a misura di automobile più che a misura d’uomo.

L’iscrizione ad un qualche accidenti di attività motoria magari alla moda è un fatto del tutto marginale, secondario e subordinato al fatto che il cittadino riesca a muoversi sistematicamente a piedi ed in bicicletta ed abbia una buona consapevolezza delle sue capacità motorie. La riscoperta dell’attività motoria non può avvenire con nessuna attività che si fa due volte la settimana quando non ci sono impegni perché quello è un prendere in giro se stessi e questa cosa il cittadino che cammina e pedala sistematicamente la capisce benissimo e non ha bisogno che gliela spieghi nessuno, tanto meno Personal Trainer Gratuito.

Insomma non si possono fornire da un lato possibilità di movimento stravaganti magari da pagare pure salate ma non essenziali per il benessere psico fisico e dall’altro operare con scelte di mobilità urbana che mettono la maggior parte della cittadinanza in una condizione di deficit motorio preoccupante.

La riscoperta dell’attività motoria non passa per i lustrini delle moderne e confortevoli palestre che possono farci fare esercizi con tutte le macchine di questo mondo ma per la coerenza di un semaforo tarato per i pedoni e non per gli automobilisti ed una pista ciclabile che è una vera pista ciclabile e non una presa in giro ed un marciapiede tenuto bene dove non è facilissimo inciampare perché non ci sono una infinità di trappole “antipedone”.

Sono scelte politiche più che di mercato che alla fine possono condizionare anche il mercato perché il cittadino consapevole delle sue capacità motorie difficilmente si fa prendere in giro e punta ad attività effettivamente utili, gratificanti e che completano in modo razionale quanto lui riesce a fare già normalmente durante la giornata.

Non la racconti mica la favoletta dell’esercizio sbagliato ad un soggetto che ha un minimo di alfabeto motorio perché questo dell’esercizio sbagliato se ne fa un baffo e punta ad investire il suo tempo, le sue passioni e forse anche un po’ del suo danaro su cose che servono davvero a qualificare la sua esperienza di attività fisica. E’ per questo che sostengo che la prima cosa da fare è cominciare a muoversi, anche per far circolare l’ossigeno e poter ragionare meglio. Ai molti che mi chiedono “In che modo inizio? Non so proprio da che parte iniziare…” io rispondo nella maggioranza dei casi che la cosa più semplice è proprio iniziare dal cammino e a chi replica che non trova il tempo, gli spazi ed i modi per camminare…. allora questa è quella favola, molto più concreta, urgente e reale della storia dell’esercizio sbagliato. Muoversi è importante per stare meglio e per migliorare la società, non solo per combattere il colesterolo e/o la pressione alta.