I SOLITI TITOLI FUORVIANTI: “I 10.000 PASSI NON CONTANO…” ED INVECE CONTANO, MAREMMA SE CONTANO…

Certi titoli dovrebbero essere multati perché quando tu scrivi che i 10.000 passi non contano, non sono importanti, automaticamente fornisci l’alibi per una marea di persone che non hanno alcuna voglia di mettersi in riga, vogliono solo continuare ad usare l’auto e non gliene frega niente se la salute va a remengo per colpa dell’auto che non ti fa muovere a sufficienza. Un po’ come quelli che si ostinano a dire che le sigarette non fanno male e appena trovano un titolo idiota che riporta questo lo citano trionfanti.

I 10.000 passi al giorno contano eccome, sono fondamentali per la salute e l’acquisizione popolare dell’informazione che camminare fa bene alla salute è determinante nella lotta ad armi impari fra pedone ed automobilista. Non si vuole assolutamente screditare l’automobile per non perdere posti di lavoro ma quei posti di lavoro vanno semplicemente riconvertiti, non in industria bellica e tanto meno sull’elettrico che inquina tanto quanto e non risolve certamente il problema della viabilità urbana.

Quando si titola che i 10.000 passi al giorno non servono si commette un attentato contro la salute pubblica semmai il titolo vero è: “Vi spieghiamo perché i 10.000 passi al giorno sono fondamentali per la salute anche se in qualche caso possono pure essere un po’ meno.”

Ci sarà senz’altro chi va a leggere quell’articolo sperando di essere fra quegli eletti che in realtà hanno bisogno anche di meno di 10.000 passi al giorno per riacquistare un po’ di salute.

Allora la vera storia ve la spiego io da questo sito che ha si e no 50 lettori al giorno ma non deve fare i conti con nessuna multinazionale. A tutti farebbero bene i 10.000 passi al giorno solo che ci sono alcune persone che non hanno un livello di salute tale da potersi permettere il lusso di farli tutti i giorni e per queste persone i 10.000 passi sono un obiettivo, non un punto di partenza. Poi è chiaro che per un ultra novantenne, anche se sta bene, 10.000 passi al giorno sono un po’ tantini, ma un giovane 10.000 passi al giorno non solo dovrebbe farli tutti i santi giorni ma dovrebbe farseli pure di corsa.

C’è una popolazione purtroppo piuttosto ampia che deve fare i conti in modo critico con questi 10.000 passi. Sono quei soggetti non ancora in tarda età ma con abitudini di movimento semplicemente pericolose per quanto deficitarie che se provano ad affrontare l’argomento 10.000 passi vanno in crisi esistenziale, sono molto distanti dal provarci e non ci stanno assolutamente ad abbandonare l’auto per arrivarci, perché non possono, non hanno tempo, hanno sempre fretta ed hanno centomila scuse.

Per quelle persone, precisare che anche meno di 10.000 passi al giorno possono essere utili è importante perché così smontiamo la loro scusa di impossibilità. Non è che se riesci a farne solo 7.000 al giorno devi rinunciare totalmente perché l’obiettivo salute è raggiungibile esclusivamente con la quota tonda di 10.000 passi, se non ce la fai a farne 10.000 intanto fanne 7.000 ma comincia a lasciare a casa quella stramaledetta auto che ti limita il movimento e crea problemi anche ai tuoi concittadini perché rende il territorio nel quale vivi un inferno per pedoni e ciclisti.

Dico sempre che il miglior modo per promuovere il movimento è quello di fare in modo che sia più facile andare in bici ed a piedi piuttosto che in automobile. Questo non avviene nella quasi totalità delle città italiane dove spesso andare a piedi ed in bici è un vero e proprio inferno mentre in automobile anche se ad inquinare cronicamente in coda in mezzo ad un traffico quasi sempre congestionato si va comunque agevolmente più che in bici e a piedi, seduti comodamente e più o meno sulle stesse vie nella quali hanno accesso pedoni e ciclisti. Se molte vie fossero riservate solo a ciclisti e pedoni rendendo un po’ più dura la vita all’automobilista allora vedresti che l’automobilista stressato ci pensa due volte prima di salire in auto nella consapevolezza che ci impiega di più del pedone e del ciclista.

Non solo ma, al contrario, a volte l’automobilista accetta pure di impiegarci più tempo del pedone perché sa che almeno all’interno della sua vettura è protetto e non rischia la vita come il pedone ed il ciclista.

I 10.000 passi al giorno sono importanti, anzi importantissimi, lasciate perdere chi titola che sono una bufala. Nella lotta fra pedone ed automobilista la stampa è quasi sempre dalla parte dell’automobilista perché bisogna proteggere il PIL, bisogna proteggere l’industria, bisogna proteggere i posti di lavoro, come se fosse scritto nel firmamento che l’homo sapiens dovrà sostentarsi per l’eternità solo producendo auto.