E ADESSO VOGLIO VEDERE CHI MI STROMBAZZA DIETRO COME SE STESSI GIOCANDO…

Gasolio a 2 euro e 35 centesimi al litro. E probabilmente non è finita. Non voglio scrivere di guerra, di guerra non ci capisco niente, penso che sia la solita guerra per interessi economici e zero ideali di Patria. Gli ideali di Patria nel ventunesimo secolo ormai sono superati, c’è un’ unica Patria ed è già tanto che teniamo tante patrie diverse nello sport per organizzare al meglio gli sport di squadra.

La guerra (forse pure questa con notevoli interessi economici sotto) che auspico che finisca subito come tutte le altre guerre è quella degli automobilisti contro i ciclisti. E’ una guerra silente e lenta che in Italia non finisce mai. In Italia il ciclista pare che abbia diritto a muoversi solo al sabato e la domenica tanto per divertirsi, tanto per giocare, non è contemplato che il ciclista italiano possa usare la bicicletta anche tutti i giorni per andare a lavorare come fanno anche in paesi climaticamente meno fortunati di noi dove però sono avanti anni luce nella mentalità sull’uso della bici come mezzo di trasporto per tutti i giorni.

Voglio vedere se con il gasolio a 2 euro e 35 centesimi c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di strombazzarmi dietro perché ho la presunzione di usare la bici in un giorno feriale rischiando di rallentare il traffico degli automobilisti che hanno tutti fretta perché loro lavorano. Loro lavorano ed i ciclisti invece sono lì che stanno giocando a far perdere tempo agli automobilisti che lavorano. Mi spiace per chi viaggia a gasolio ma mi auguro che questo disastro vada avanti finché gli italiani non avranno capito che si va a lavorare anche in bicicletta. Chi non può non può ed in questa situazione sarà costretto ad indebitarsi per andare a lavorare ma chi può usare la bici deve avere il diritto di usarla senza rischiare la vita perché chi usa la bici aiuta tutti e non deve essere disprezzato come un odioso perditempo che rallenta il traffico. Il gasolio alle stelle è certamente un problema, tentiamo di risolvere problemi che si potevano risolvere già prima che il gasolio andasse alle stelle.