CONSIGLI PER CHI GUARDA I GIOCHI OLIMPICI

Scrivo per chi se li guarda alla televisione come me e non per chi è là che ovviamente è libero di organizzarsi la giornata e viverla in base alle opportunità che può offrire quella bella vacanza. Guardarsi i Giochi Olimpici alla televisione invece è un lavoro, non ne parliamo se uno proprio sta lavorando e dunque si trova a fare il doppio lavoro. La programmazione televisiva è stordente e c’è davvero il rischio di andare in sovraccarico.

Partiamo da una considerazione di fondo: io ho sempre sostenuto che i Giochi Olimpici è più facile e gratificante “farli” che guardarli. Guardarli è una vera e propria professione che può risultare molto faticosa. Anche parteciparvi molto spesso (quasi sempre…) può essere una professione ma nell’interpretazione dello spirito olimpico ci dovrebbe essere anche questa capacità di giocare e divertirsi di tradurre correttamente la parola “sport” che vuol dire distrazione e non “lavoro”. Ci riesce, molto probabilmente, il discobolo Christoph Harting o almeno da l’ìmpressione di riuscirci. Harting è il mio nuovo idolo televisivo, capace di riconciliarmi con il vero spirito dell’atletica.

Poi c’è chi proprio sembra che lavori e forse non sembra nemmeno, questi proprio lavorano e allora se qualcosa va storto sono arrabbiatissimi perché erano quattro anni che stavano lavorando attorno a quel progetto (ma non era un  gioco?!?) e questi sono contagiosi ed il telespettatore rischia di immedesimarsi troppo e finisce per guardare i Giochi alla televisione con la stessa professionalità.

Attenzione però perché mentre i veri protagonisti nell’esercizio della loro professione bene o male sono costretti a muoversi e non poco e pure con gesti di altissima qualità, chi segue i giochi per televisione non è per nulla costretto a muoversi, nemmeno con gesti di qualità minima e può pure essere che alzandosi dalla poltrona per andare a pigliare una birra in frigo incespichi in qualche accidenti in casa soprattutto se c’è buio anche perché dopo molte ore di tv le gambe sono inevitabilmente anchilosate e non sempre pronte per quella grande performance che è andare a pigliare una birra in frigo.

Per certi versi è molto più impegnativo fare il telespettatore e per far ciò purtroppo non è neanche previsto un minimo di rimborso spese. E’ un vero peccato perché dopo ore ed ore di programmazione televisiva tendiamo a sentirci pure un po’ sfruttati oltre che spremuti al massimo come telespettatori.

Allora il mio consiglio molto sintetico è di dimenticarsi ogni tanto di essere telespettatori e nel limite del possibile, con tutta la prudenza del caso, fare finta di essere dei protagonisti. Non per tutte le discipline olimpiche è possibile far così ma guardandone alcune è possibile. Per esempio andare al campo di atletica a far finta di essere Cristoph Harting non è proprio facile se non siete tesserati per nessuna società sportiva di atletica ma se siete tesserati perché magari ogni tanto vi fate una corsetta su strada e per far questa c’è pure bisogno della tessera federale potete benissimo accedere alla pista di atletica vicina alla sede della vostra società sportiva e, con splendida lungimiranza di alcuni impianti italiani, anche se non sono vicini alla sede della vostra società, basta essere tesserati per la Federazione di Atletica ed in qualche modo si accede all’impianto.

Il difficile arriva quando dovete cercare un disco e si spera che riuscite a trovarlo poi quello che fate dipende tutto dallo spirito olimpico che avete acquisito da Harting. Lui ha lanciato a 68 metri e 37, voi magari lanciate a 18 e 37, ‘sti 50 metri di meno, ma se qualcuno vi guarda incuriosito potete benissimo salutarlo con un inchino da direttore d’orchestra a ‘mo di Christoph Harting, attenzione a non sbagliare Harting però, perché se fate come il fratello Robert più famoso fino alla settimana scorsa e vi strappate la maglietta potreste essere giustamente allontanati dal campo dal custode che vi fa rispettare il regolamento. In Italia si può fare il Christoph Harting, non vi internano mica ma non si può fare il Robert Harting, non vi internano comunque ma vi fanno mettere subito un’altra maglietta, questioni di decoro, non è una spiaggia.

La stessa cosa la può fare chi vede correre Bolt oppure Rudisha. Vi mettete lì e, a seconda dei gusti fate un bel 100 metri o un bell’800. Non è necessario che correte al massimo, non ci sarà nessuno a pesare la vostra prestazione e a commentarla per televisione. L’importante è che vi muovete perché fa bene alla salute e finché guardate i Giochi Olimpici alla televisione invece siete terribilmente fermi.

Un giochino bellissimo che potete fare è di fingere di essere Schwazer, il marciatore altoatesino, solo che invece di avere la sua sfortuna di essere perseguitato dall’antidoping voi siete liberi di fare quel che volete e potete pure andare a camminare dove volete (non è nemmeno necessario farlo in pista potete pure farlo nel parco più ombreggiato e gradevole della vostra città) e non avete neppure da stare attenti al bloccaggio del ginocchio perché che marciate o che camminate semplicemente non gliene frega niente a nessuno e nessun giudice verrà a squalificarvi. A ben guardare questa è una possibilità che è ancora concessa anche al povero Schwazer ed io se fossi lui invece di stare lì a guardare gli altri che marciano per televisione, me ne andrei sul serio in giro per la città a far vedere che marcio meglio di quelli della televisione, sono convinto che per certi versi per lui potrebbe essere intimamente più gratificante di una medaglia d’oro olimpica che, fra l’altro, lui ha già vinto a suo tempo.

Poi quando siete ritemprati dall’attività fisica essenziale per vivere più ancora che guardare la televisione potete tornare a fare i telespettatori professionisti, quelli che non si perdono quasi nulla (non perdersi nulla è umanamente impossibile…) però a questo punto vi do un ultimo consiglio. Con riferimento a questi Giochi Olimpici fate attenzione a quando qualcuno viene fischiato, per i brasiliani fischiare è un gesto di stima e così se c’è qualcuno che, per vari motivi vale più degli altri viene fischiato: è quello il modo per farvi capire che quell’atleta merita attenzione, insomma è una specie di richiamo al telespettatore stressato a casa che rischia di addormentarsi, con il fischio lo svegli e lo richiami al suo ruolo di spettatore attento.

In ogni caso vi garantisco che fare il telespettatore è molto dura: io questa notte ho rischiato di addormentarmi sulla Schippers e passi per il fatto che ti rincitrullisci e ad un certo punto non sai più se è la batteria o la semifinale ma, insomma se mi scopre mia moglie addormentato sulla Schippers…