COLTIVARE L’OTTIMISMO GRAZIE ALLO SPORT

Apparentemente non è che ci sia da essere molto ottimisti ultimamente. Ai ragazzi italiani sarebbe da suggerire di studiare davvero bene l’inglese per poter andar fuori dall’Italia prima possibile ma non è che all’estero la cosa sia terribilmente migliore. I cambiamenti climatici condizioneranno certamente tutto il pianeta e anche se in altri paesi c’è più equità sociale non è che la vita sia molto più facile da nessuna parte.

Forse è anche per quello che nello sport appena un giovane scopre di avere del talento affretta in modo quasi patologico la preparazione e vuole bruciare le tappe a tutti i costi: in quel modo pensa di sottrarsi all’incubo della disoccupazione e tenta di fare una professione della sua passione.

In effetti se approdi ad un certo livello prestativo con lo sport puoi anche mantenerti per un po’ rimandando il problema occupazionale ad altri momenti ma diciamo che quello non è certamente il modo migliore per fare sport. Al contrario, grazie allo sport, i giovani dovrebbero coltivare quell’ottimismo che dovrebbe essere tipico della loro età.

Ed allora, grazie allo sport, potrebbero cominciare a capire che il danaro non è effettivamente tutto anche se è stramaledettamente importante, ma in ogni caso vi sono dei valori che contano più del danaro e se proprio la faccenda in tal senso si complica si può riuscire a vivere in modo dignitoso anche con poco danaro. Diciamo che i giovani nella passione per lo sport e nell’applicazione nello stesso dovrebbero trovare la forza proprio per fare la guerra alla società del danaro che è l’unica guerra tollerabile ai nostri tempi.

E’ nel nome di un arricchimento ritenuto essenziale che si rapina la vita dei giovani costringendoli a ritmi di vita insopportabili come se si vivesse due volte. Invece è proprio perché si vive una volta sola (almeno quaggiù…) che il giovane dovrebbe trovare la forza di non farsi schiacciare dalla società del danaro e dichiarare che per l’arricchimento ha tempo più avanti, quando la gioventù sta venendo meno pian piano. Poveri e vecchi non è molto divertente ma ricchi e giovani con una gioventù che si sta buttando alle ortiche è molto peggio e non è certamente una buona condizione sociale a far passare il rammarico per una gioventù che deve essere vissuta al momento giusto. Il giovane, in qualche modo, riesce a tirare avanti anche squattrinato, poi quando l’età avanza il problema si ingigantisce ma non è un buon motivo per dedicare l’esistenza alla ricerca del danaro. Non ci si porta il danaro nella tomba e ciò che non è stato vissuto a vent’anni non c’è alcuna possibilità di poterlo vivere a 60 o a 70.

Io sono decisamente favorevole all’attività agonistica sportiva amatoriale, trovo che sia molto importante sia per la salute fisica che per quella psichica ma provo un po’ di tristezza per quegli atleti amatori che sono pieni di vigore e di ardore agonistico quasi in modo eccessivo pur se avanti con l’età solo perché non hanno potuto vivere il vero sport nell’età giusta. Quelli con un’attività vissuta fin troppo intensamente a livello amatoriale provano a porre rimedio a ciò che non è stato in gioventù ma con quello slancio eccessivo non fanno che confermare che la loro disattenzione negli anni migliori è stata un errore imperdonabile.

La prima cosa che deve insegnare lo sport pertanto è che non c’è nessun valore che valga quanto la gioventù e quindi anche se la società pressa con i suoi ritmi stordenti può pure aspettare anche se il valore del danaro pare un valore imprescindibile, senza il quale ogni vita è terribilmente complicata.

Lo sport per la gioventù non è certamente quello che si salta perché non c’è tempo per praticarlo ma non è nemmeno quello che bisogna fare in modo esasperato perché se non diventi un professionista ci perdi da un punto di vista economico. Lo sport può essere fantastico anche se non diventi un professionista e lo può essere certamente non a due allenamenti alla settimana ma nemmeno necessariamente a due allenamenti al giorno perché a quel punto diventa effettivamente schiavizzante come un qualsiasi altro lavoro.

Contrariamente a ciò che si possa pensare il giovane che fa sport non è un individuo stressato e preso fra mille impegni ma proprio perché fa sport è un individuo capace di fare le sue scelte dove quella di vivere la vita senza stress e senza incubi, anche se talvolta eccentrica é la più razionale che ci sia.

Fate sport con passione e anche se il conto in banca piange non preoccupatevi: per arricchirvi e darsi pena per le questioni economiche c’è tempo una vita, da giovani è meglio concentrarsi su quanto di bello può offrire la gioventù, offerta che non viene più rilanciata in tempi successivi, nemmeno se avete un conto in banca da far paura. Con il danaro si compra quasi tutto ma non certamente la gioventù: non fatevela rubare.