AVEVO ANCHE INIZIATO A CORRERE…

La pubblicità ha molta fantasia, peccato che se la giochi tutta per insistere molto sulle solite cose cretine.

Adesso viene fuori addirittura che correre può essere utile anche per contrastare la forfora. Non me ne ero mai accorto in quarant’anni e non so nemmeno se crederci perché se è così allora mi viene il sospetto che senza corsa sarei stato uno di quei disperati che provano un sacco di prodotti alla ricerca del miracolo contro la forfora. Questo lo dico perché la forfora non è assolutamente una mia sconosciuta anche se non è riuscita a devastarmi la vita.

Ovviamente la notizia (e pure dubbia…) non è questa ma l’ennesimo prodotto che, se lo usi, è inutile che perdi tempo a correre. Perché il concetto, trito e ritrito è che correre, anche se fa bene alla salute, è una noia mortale e pertanto se c’è un nuovo prodotto che ci può dare lo stesso risultato senza costringerci a correre allora è proprio il caso di comprare quel prodotto e smetterla di andare a correre che è troppo faticoso ed, alla fine, pure inutile, alla luce delle nuove “scoperte” del mercato. Ci avevano già provato con lo yogurt, adesso ci sono arrivati perfino con lo shampoo.

Allora queste pubblicità andrebbero semplicemente vietate, come quelle di certi farmaci e certi integratori, perché sono troppo cretine, fuorvianti e distruggono un embrione di cultura dell’attività motoria che stiamo cercando pazientemente di costruirci passo passo.

Non si corre per la forfora perché ci sono di sicuro un milione di motivi molto più importanti per farlo e questi motivi sono talmente importanti che se anche si scoprisse che, al contrario, correre stimola la produzione di una forfora paurosa non sarebbe certamente il caso di smettere di correre. E’ lo stesso concetto dello yogurt. Uno può mangiare tutto lo yogurt che vuole, anche se non sono dietologo non penso che mangiare molto yogurt sia pericoloso per la salute.  Ma non pensate di smettere di correre perché avete trovato lo yogurt giusto perché in quel caso quello yogurt non è quello giusto ma quello sbagliatissimo. Qualsiasi yogurt che vi faccia venir voglia di smettere di correre è un pessimo yogurt. E lo stesso discorso vale per il colesterolo. Pare che il problema del millennio non siano le guerre, gli squilibri economici e la fame nel mondo ma il colesterolo. Il colesterolo è uno dei fattori di rischio per gli accidenti cardio circolatori. Uno dei fattori di rischio, non l’unico, uno dei tanti. Alcuni soggetti hanno fisiologicamente un colesterolo piuttosto alto che, in assenza di altri fattori di rischio, non è una condizione particolarmente grave. Eppure si affannano a trovare il prodotto che abbassa il colesterolo perché il lavaggio del cervello mediatico ha insinuato dentro di loro questo incubo spettrale. Ed è quello il loro vero problema, non il colesterolo alto. Se uno di quei soggetti inizia a correre per il colesterolo e poi si appassiona alla corsa, ben venuto colesterolo alto. Se uno di quei soggetti smette di correre perché ha trovato il prodotto giusto che abbassa il colesterolo e sente di non aver più bisogno di correre allora non ha capito nulla. Conta molto di più la salute che ti da la corsa di quei pochi punti di colesterolo che abbassi con il prodotto miracoloso. Dobbiamo finirla di bere la cultura del mercato ed è il caso imparare a ragionare con il buon senso. Con la corsa tieni sotto controllo decine di parametri di salute, con il prodotto miracoloso controlli solo il colesterolo, sei disposto a fare cambio?

Si corre perché è bello correre. Se a qualcuno non piace correre non è necessario farlo per stare in salute, basta fare altra attività fisica, non yogurt, shampoo o integratori alimentari ma cammino, bicicletta, nuoto. “Ma non ho tempo per farlo…”. Ed è quello il vero motivo per cui noi siamo tutti potenziali vittime della pubblicità cretina, perché siamo alla ricerca costante di qualcosa che ci faccia risparmiare tempo. Purtroppo il mercato con i suoi prodotti inutili il tempo ce lo ruba ulteriormente (oltre a rubarci il danaro) e non ce ne dona di nuovo.

A me fa piacere se la corsa si diffonde anche come moda, mi fa pure piacere se come moda è contagiosa, mi auguro che nessuno si senta costretto a correre perché è di moda e che l’atto di correre sia sempre la libera scelta di un soggetto che sa che la salute può coltivarla anche con altra attività fisica.

Per chi vuole fare attività fisica ma non vuole saperne di correre sono a disposizione per consigli su tutte le altre attività che possono degnamente sostituire la corsa.

Per chi vuole correre perché è appassionato di corsa e vuole correre nonostante che si sia reso conto che la corsa molto spesso crea inconvenienti anche assolutamente non trascurabili (la prima vera tendinite dell’achilleo l’ho avuta a tredici anni, penso che sia una specie di record…) sono qui con pazienza a tentare di capire se posso dare consigli per fare in modo che la corsa resti un’ opzione possibile. Lo so che a volte smettere di correre potrebbe sembrare la cosa più semplice, ma se ci sono le strategie per continuare senza devastazioni perché non farlo?

La cosa importante, e che nessuna pubblicità deve insegnarci, è capire che la corsa non c’entra con la forfora, con il colesterolo e con la motilità intestinale: è un qualcosa di molto più alto perché quelle sono quisquilie di mercato e la corsa invece viaggia a quote ben superiori a quelle del mercato, alla faccia delle pubblicità sempre più cretine.