ABILITA’ E POTENZA

Abilità e potenza sono necessarie per eccellere nello sport. Sono necessarie anche nella vita di tutti i giorni, questo è il punto e non è necessario ambire ad una carriera sportiva di alto livello per essere costretti a fare i conti con queste due doti ingredienti essenziali di ogni gesto sportivo ma anche non sportivo.

C’era una bella pubblicità di qualche hanno fa accompagnata da un grande campione del calcio che recitava “La potenza è nulla senza controllo”. La pubblicità (era di pneumatici per dire che puoi avere anche un mezzo potentissimo ma se non hai gomme valide non vai da nessuna parte) era sostenuta da un campione con doti di potenza eccezionali ma accompagnate da abilità che nessun altro aveva sulla scena calcistica in quel momento. Poi si è infortunato abbastanza giovane e io dico per “eccesso” di potenza non certamente per eccesso di “abilità” ma quelle sono opinioni personali che lasciano il tempo che trovano.

Probabilmente l’eccesso di abilità non esiste. Non so che problemi possa creare l’eccesso di abilità. Forse una persona “troppo” abile è reclamata da più parti e non ha più tempo per vivere, tutti hanno bisogno delle sue abilità e quella persona resta vittima delle sue abilità. Ma se è veramente abile sa destreggiarsi anche in questo tipo di problema e dunque siamo di fronte ad un problema più filosofico che di ordine pratico.

L’eccesso di potenza invece può esistere, eccome e può pure fare danni. Nel mondo dell’automobile, tanto per agganciarsi allo spot pubblicitario un veicolo esuberante in potenza ma non dotato di un ottimo impianto frenante o di una grande tenuta di strana può fare disastri. O si rivedono tutte le caratteristiche di quel mezzo o l’unica strada per renderlo sicuro diventa ridurre quella potenza esuberante e pericolosa.

Nell’attività fisica abilità e potenza devono essere considerate in modo ben netto e distinto. Possiamo certamente dire che  l’incremento delle abilità costa. Costa fatica fisica, costa concentrazione, costa messa a punto del sistema nervoso che è un sistema certamente complicato e che quando viene sollecitato non sappiamo mai dove andiamo a parare perché su quel tema siamo tutti ancora troppo ignoranti. Una volta acquisite, queste abilità si fatica a capire se costino ancora, pare improbabile dire che siano andate ad ingolfare il bagaglio delle nostre informazioni perché in realtà quel contenitore pare un contenitore con delle capacità veramente molto grandi ed insondate, per cui abbiamo speso tempo e fatica per affinare quelle abilità ma quando dobbiamo immagazzinarle non c’è poi questo grande problema, da qualche parte ci stanno, semmai il rischio è di perderle ma non di aver danni e/o inconvenienti dal loro immagazzinamento.

Non altrettanto possiamo dire per le doti di potenza. L’incremento di queste è certamente molto costoso da un punto di vista fisico, è costoso da un punto di vista muscolare al punto tale che molti atleti ricorrono all’uso di integratori alimentari nella speranza di supportare in qualche modo questo impegno fisico, è costoso anche da un punto di vista nervoso perché quando stimoliamo in modo intenso la muscolatura non è che il sistema nervoso sia in vacanza, tutt’altro partecipa in modo importante all’attività ed anche se è chiamato a svolgere gesti abbastanza semplici è comunque stressato in modo molto significativo. Un’ azione di sollevamento su panca orizzontale di un certo carico è un’ esercitazione molto semplice da un punto di vista coordinativo, teoricamente si potrebbe farla fischiettando, ascoltando al musica con le cuffiette e senza fare nessuna attenzione a ciò che si sta facendo. Da un punto di vista pratico, se questa azione è svolta con un sovraccarico molto pesante vicino ai proprio massimali, quel semplice gesto diventa un gesto che richiede la massima attenzione anche da parte del sistema nervoso e la minima distrazione può inficiare la qualità e l’esecuzione di quel gesto. Anche se il gesto è semplice devono essere reclutate per quel gesto moltissime fibre muscolari e per fare un esempio un po’ pittoresco potrebbe essere assimilabile a quella madre che, madre di molti figli, li chiama a tavola tutti quanti per pranzo. Niente di più facile se sono tutti lì e soprattutto se hanno fame ma comunque per certi versi impegnativo se sono tanti se non altro per l’onere di verificare che ci siano tutti, onere che non è certamente così sentito dalla mamma di un figlio unico.

Insomma anche sollevare un peso può essere impegnativo a livello nervoso anche se il gesto è semplicissimo, in più è certamente molto stressante a livello muscolare e quasi sempre anche a livello osteo articolare con forte interessamento delle strutture tendinee e legamentose. Ciò che accade poi non è assolutamente da sottovalutare, un grande impegno muscolare scatena degli adattamenti di tipo fisico. Questi adattamenti si verificano a tutte le età, è accertato, anche se bisogna ammettere che a seconda del tipo di età la reazione di adattamento è diversa ed è questo il motivo per cui gli esercizi con i sovraccarichi sono vivamente sconsigliati in tenera età (ed il sottoscritto è pienamente d’accordo nel sostenere quell’ammonimento) e, nel rovescio della medaglia, è pure il motivo per cui si sono inventati il “silver fitness” e propongono l’uso dei sovraccarichi anche in età avanzata perchè siamo sicuri che il fisico reagisce anche a quell’età.

Su questo secondo punto mi si permetta una precisazione: io non sono né contro né a favore del “Silver fitness” però sostengo che la sola constatazione che il fisico dell’anziano reagisca con buone reazioni (a volte più che buone, ottime) di adattamento alla somministrazione di esercitazioni con i sovraccarichi non è, da solo, sufficiente a far decretare l’assoluta utilità di questo tipo di esercitazioni. Come per gli atleti di tutte le altre età bisogna fare un attento esame dei costi e benefici di quel modo di agire per capire se, con un’espressione “terra-terra”, il gioco vale la candela.

Siamo sempre al discorso che l’attività fisica, da un punto di vista della fatica non è mai “gratis”. Può esserlo, talvolta, da un punto di vista economico e, se non lo fosse proprio mai, questo sito non avrebbe motivo di esistere, ma da un punto di vista fisico, nervoso, muscolare, anche psicologico non è mai “gratis”.

Gli adattamenti di tipo fisico innescati dalla preparazione muscolare che va ad aumentare la potenza nel soggetto non sono invisibili e facilmente immagazzinabili come quelli ottenuti con lo sviluppo delle abilità grazie alla stimolazione del sistema nervoso, tutt’altro. Chi più, chi meno, tutti reagiscono con una variazione dei volumi muscolari, con un cambiamento della struttura muscolare ed una variazione della densità del tessuto stesso, insomma sono cose permanenti e solo parzialmente reversibili che vanno a cambiare proprio il fisico e, per dire, si vedono anche quando uno sta fermo.

Altro esempio stupido: un atleta che calcia i calci di rigore in modo sublime che nessun portiere gliene para uno non lo vedi se non si mette a calciare. Anch’io potrei raccontarti che li calcio bene ed anzi è proprio ciò che mi succedeva da piccolino quando l’unica cosa che sapevo fare a calcio era tirare i rigori e li segnavo anche agli adulti ma non ci credeva nessuno perché mi vedevano strutturalmente troppo sfigato per immaginarmi buon rigorista. Sbagliavano. Il buon rigorista non  si vede dal fisico, si vede quando calcia il rigore. Invece il buon sollevatore di pesi lo vedi anche quando sta fermo, perché può essere pure grosso ed incapace di sollevare grandi pesi ma se ti racconta che solleva pesi molto consistenti è impossibile che abbia il fisico del sottoscritto quando pretendeva di calciare i rigori, anche se ha la miglior conduzione nervosa di questo mondo e la miglior tecnica possibile. Il peso proprio non si muove.

Dunque c’è almeno un differenza, ed è molto importante, nell’allenamento delle doti di abilità ed in quelle di potenza: che quando alleni le abilità da fuori non si vede e ciò che hai imparato lo puoi stivare in un bagagliaio molto grande, mentre quando alleni quelle di potenza si vede eccome e ciò che hai fatto va a depositarsi da qualche parte in modo ben visibile e decisamente ingombrante. Per alcuni questa è una cosa fantastica e forse è proprio per questo che le esercitazioni sullo sviluppo della potenza al giorno d’oggi sono tanto di moda, per altri è uno stress inutile, fastidioso e che crea problemi anche in futuro perché la massa muscolare acquisita deve essere mantenuta anche in seguito anche se non la usi più. E’ la stessa cosa che avere un’ auto o una bici: l’auto anche se non la usi devi pagare il bollo e devi fare la manutenzione se non vuoi che si blocchi. La bicicletta se la pulisci ogni tanto forse si diverte ma non paghi il bollo e la manutenzione la fai in base all’uso.

Alla fine è anche questione di gusti estetici. Da un punto di vista razionale è molto più sensato agire sulle abilità e probabilmente è anche più salutare se è vero che ci crea degli obblighi in meno in futuro, da un punto di vista estetico invece ci sono le mode che ci devastano, le mode molto spesso sono cretine e della razionalità non gliene frega proprio nulla. In breve ci sono dei soggetti che del miglioramento delle capacità sportive conseguente ad una certa preparazione non gliene frega proprio nulla, gli interessa solo che “si veda” che sono andati in palestra. Per me sarebbe come se all’impiegato postale non gliene fregasse nulla dello stipendio ma gli interessasse solo che quando esce dal suo splendido ufficio postale “si veda” che è stato in posta tutto il giorno. Il mondo è vario.