A CHI GIOVA?

La siccità imperversa e sta devastando la Pianura Padana (e non solo, magari fosse solo un fatto locale) e in televisione continuano ad apparire degli pseudo scienziati al soldo delle multinazionali che dicono che è tutta una balla e non c’è da allarmarsi ed è tutto da dimostrare che ci sia questo fantomatico repentino cambiamento climatico e pertanto si può tranquillamente continuare ad andare in automobile e continuare a bruciare petrolio come se nulla fosse.

A chi giova l’atteggiamento di questi lestofanti che hanno il rispetto per la scienza sotto ai tacchi e il rispetto del danaro un po’ troppo radicato nel loro encefalo? Non ci vuole molto a capire che è l’economia nel suo insieme a comandare e mai come ora il primato dell’economia sulla salute si sta manifestando in tutta la sua incoerenza e la sua drammaticità.

La salute non conta, la salute è un optional e viene da pensare che anche i nababbi delle case farmaceutiche ci guazzino perché se solo si scoprisse che la salute dipende più dal nostro stile di vita che dalla quantità di farmaci che buttiamo giù anche le multinazionali del farmaco ne uscirebbero con le ossa rotte.

Torno al mio solito ritornello da vecchio rincitrullito e monotematico: se non prendiamo consapevolezza ascoltando il nostro organismo anche grazie all’attività fisica che ci stanno raccontando quella dell’orso e stanno mandando il pianeta allo sfascio perché questo è il sistema economico che riesce a favorire l’ulteriore arricchimento di chi è già troppo ricco rischiamo veramente di trovarci in situazioni ambientali catastrofiche nel giro di pochi anni.

E’ chiaro che la verità prima o poi verrà a galla ed io mi auguro pure che chi mente sapendo di mentire venga smascherato e danneggiato nella sua corsa all’oro ma in ogni caso quando tutti ci renderemo conto che la situazione è veramente drammatica sarà troppo tardi perché è già troppo tardi.

In molti mi dicono che sono catastrofista e che dovrei occuparmi di attività fisica al netto di queste cose senza pormi problemi che non dovrebbero essere di un insegnante di educazione fisica ed io rispondo che la vera tragedia è proprio questa: che un esperto di attività motoria deva scrivere delle tragedie ambientali perché per motivi economici nessuno se ne occupa concretamente.

Attività fisica e salute sono legati a doppia mandata. Se non la smettiamo di fare i malaticci nelle nostre città superinquinate e di trangugiare tonnellate di farmaci sperando che questi ci possano restituire la salute abbiamo poco da sperare che l’attività fisica possa fare il miracolo di salvarci dalla doppia intossicazione da inquinamento e da farmaci. La salute si conquista in prima luogo vivendo in ambienti più salubri, poi l’attività fisica può completare l’opera.