SPACCHIAMO IL CAPELLO IN QUATTRO

Lo so che sono pignolo e mi perdo in fesserie che sembrano veramente ridicole rispetto ai problemi che ci sono per l’attività motoria in Italia ma dalle fesserie si capiscono le tendenze, le propensioni e la filosofia che ruota attorno ad importanti eventi che riguardano lo sport e l’attività motoria italiana.

Campionati Italiani Allievi di atletica leggera. C’è tanta gente e mi sto un po’ riappacificando con la federazione che gestisce lo sport che seguo con più attenzione, i numeri ci sono, la buona volontà c’è e forse arriverà anche un concetto di numeri due che contano che nello sport di alto livello proprio non esiste. Qui per certi versi è già alto livello perché stiamo parlando dei migliori allievi circolanti in Italia, quelli che in questa manifestazione vanno a cercarsi il titolo di “Campione italiano”.

Nella categoria allievi i numeri due forse contano ancora abbastanza ed il fatto che a questa rassegna i partecipanti siano molti è confortante, vuol dire che c’è entusiasmo, che c’è gente che ci prova, che l’atletica non è solo quello sport che ogni tanto (per sbaglio…) a scuola ti chiamano per andare a passare una mattinata dove potrai evitare di stare sul banco.

Poi però arriva il peccato originale e lì sì che io posso passare per uno psicopatico perché davvero mi blocco u questioni irrisorie che dovrebbero essere veramente di poco conto. Ci sono le batterie degli 800 metri, la specialità che praticavo io, quella che faccio ancora finta di praticare nelle categorie amatoriali, quella dove riesco a comprendere  ogni sfumatura dell’aspetto tattico e dove l’interpretazione di queste mi affascina a mi rende gradevole lo spettacolo anche se non ci sono in scena attori di primo livello. Qui ci sono sei batterie, sono i migliori giovani d’Italia per certi versi sono anche attori di un certo livello. E allora sono pronto per godermi lo spettacolo grazie anche alla tecnologia visto che con la programmazione in streaming al giorno d’oggi riesci a vedere anche manifestazioni che un tempo non avresti mai avuto la possibilità di seguire se non andando sul luogo, dal vivo.

Attendo lo spettacolo ma attendo male perché i giovani sono tanti come ho già detto, sono una cinquantina, e allora se vuoi fare un solo turno eliminatorio (le società sportive non hanno tanti soldi e le metti in crisi anche semplicemente costringendo un giovane a stare in trasferta un giorno in più, per tanto c’è proprio la necessità organizzativa, anche per venir incontro alle società sportiva di comprimere un po’ i tempi della manifestazione) devi fare batterie e finale diretta con un criterio molto selettivo di qualificazione. Bene, se sono sei batterie vuol dire che passerà il primo di ogni batteria più due tempi di ripescaggio. Ci sarà un grande spettacolo perché tutti dovranno correre con grande attenzione, con grande sagacia tattica, ci sarà gente forte che non riuscendo a vincere la batteria si troverà fuori dalla finale, forse ci sarà qualcuno che ce la farà con i ripescaggi dei tempi perché magari esasperando l’aspetto tattico alcune batterie saranno particolarmente lente. No, questo che ho appena fatto è un ragionamento razionale, è ciò che fanno più o meno sempre in queste situazioni. La federazione si inventa qualcosa di funambolico perché qui dello spettacolo non ce ne frega niente, vogliamo vedere i più forti e se i più forti sono pure disposti a fare tanta fatica, se non sei forte e non vuoi fare tanta fatica te ne vai a casa subito, altro che aspetto tattico. E allora viene fuori il campionato italiano diseducativo come non vorresti vedere perché la componente tattica negli 800 è fondamentale, entusiasmante ed è il sale di questa disciplina. Passano i migliori otto tempi, puoi anche vincere la batteria e fare un capolavoro di tattica che non hai nessuna garanzia di finire in finale, devi solo correre forte, se non corri forte sei pressoché sicuro che resterai fuori dalla finale perché tutti tireranno come i dannati ed ogni aspetto tattico è assolutamente azzerato. Così assisto ad uno spettacolo inglorioso, il favorito di ogni batteria  tira come un deficiente, va in testa subito a ritmo elevato e tenta di fare il miglior crono possibile per mettersi al riparo da sorprese, può anche perdere, non conta se uno più furbo di lui gareggia in modo intelligente e poi lo va a prendere, conta che corra forte perché se corre veramente forte quasi di sicuro passerà il turno, anche se non riesce a vincere la sua batteria.

Lo so che i campionati italiani allievi si organizzano per gli allievi e non per i perdi tempo che se li guardano in streaming come me ma non abbiamo offerto nessun messaggio educativo con questa mossa estemporanea, perché in modo sotterraneo ne abbiamo fatto passare anche un altro: “Delle possibilità degli out sider non ce ne frega nulla, noi vogliamo che passino i migliori, vogliamo vedere in finale solo i migliori, dello sviluppo della componente tattica non ce ne frega nulla, lo lasciamo ai nostalgici dell’atletica di una volta quell’aspetto lì”.

E questa purtroppo, anche se dite che ho troppa fantasia, è la filosofia del doping, dell’esasperazione della competizione a tutti i livelli, contano solo i migliori, le altre sono inutili comparse. Torno a dire che uno sport che non ha rispetto per le comparse, per i gregari, per i numeri due non è uno sport entusiasmante è monotono e non ha nemmeno questo grande aspetto educativo. Ma l’aspetto tattico ci sarà in finale. Forse sì perché i migliori arriveranno lì tutti stanchi ma se c’era la possibilità di accentuare l’aspetto tattico anche in batteria perché non si è stati così lungimiranti da prevedere un regolamento che lo esaltasse invece di reprimerlo?

Forse è una semplice svista ed io sono effettivamente ipercritico anche sulle fesserie ma da sfondo a questa situazione purtroppo c’è ancora la filosofia di un’atletica dove uno va per fare il protagonista e la maggior parte degli altri sono lì per perdere la mattina di scuola e per mangiare le patatine. Nella mia filosofia tutti sono protagonisti, nessuno sta perdendo ore di scuola e per le patatine c’è poco spazio perché se vuoi vincere, come è giusto che sia sempre a questa età, per le patatine trovi tempo in un altro momento. Nell’atletica che vedo io le patatine le mangiano solo quelli in tribuna e pure di gusto perché se tutti gareggiano con ottime possibilità allora lo spettacolo diventa davvero emozionante. Non i primi migliori otto tempi…