LA QUANTITA’ IDEALE DI ATTIVITA’ FISICA PER STARE BENE E’ QUASI SEMPRE INFERIORE A QUELLA NECESSARIA PER AFFRONTARE PROBLEMI DI ORDINE ESTETICO

Punto. Fine dell’articolo. Anzi se dovessi ridenominare il mio sito lo chiamo “www.laquantitàdiattivitàfisicaidealeperrestareinsaluteèquasisempreinferioreaquellanecessariaperaffrontareproblemidiordineestetico.it”. E’ un nome un po’ lungo ma potrebbe pormi al riparo da equivoci che invece il nome “www.personaltrainergratuito.it” mi crea.

Purtroppo siamo tutti “deviati” a pensare che l’attività fisica serva più a soddisfare canoni estetici “alla moda” più che per stare bene.

Questo è un pensiero terribile che rischia di minare in modo irreparabile il nostro approccio alla attività fisica.

La moda ci indica tipi fisici non razionali che sono certamente nella “media” di quanto indicano le nostre condizioni di salute ideali. Se potessimo prendere due situazioni top ideali, una che indica il top della salute ed una che indica il top dell’eleganza in fatto di moda e con un lavoro statistico certosino di rielaborazione dei dati andassimo a fare una media dei pesi “ideali” scopriremmo che il peso ideale del soggetto che sta bene è certamente un po’ superiore a quello suggerito dalla moda. Non sto dicendo che per restare in salute bisogna essere in sovrappeso ma sto affermando che su certi soggetti se i canoni della moda suggeriscono un certo tipo di taglia i canoni della salute ne suggeriscono un’ altra. Spiegandomi con i numeri perchè poi è con quelli che ci attaccano facendoci venire i sensi di colpa: se uno può stare benissimo ad 80 chilogrammi e non c’è dubbio che è in salute, per la moda verrà certamente fuori che è meglio se va giù a 70 chilogrammi. Sulle donne questa discrepanza è ancora più marcata e può succedere che una signora in perfetta forma a 60 chilogrammi si senta dire dallo “stilista” che il suo peso forma, secondo la moda attuale, sarebbe attorno ai 48 chilogrammi. Ma lo “stilista” non ragiona in termini di salute e guardate le modelle per capire se non è vero, visto che molte di loro si trovano addirittura con problemi di salute legati ad un’ alimentazione assurda per “tenere” il peso ideale.

Attenzione che il mondo della moda è talmente perverso che, in campo maschile, riesce a fare addirittura l’opposto. Così come accennato al soggetto da 80 kg che secondo la moda dovrebbe essere 70, esiste il tipo longilineo, filiforme, che magari sta benissimo a 60 kg o poco più che, sempre secondo la moda, dovrebbe essere almeno 10 kg in più perché, insomma, un po’ di muscoli bisogna farli vedere. Ma se questo ha una muscolatura più che efficiente, che funziona benissimo ed ha l’unico torto di non essere gonfia e molto evidente cosa deve fare? Deve anabolizzarsi per essere alla moda?

Ragionare in termini di attività fisica come di uno strumento per raggiungere modelli estetici preconfezionati è un’aberrazione inaccettabile in un paese evoluto.

Sarebbe bello vedere cosa succede se la moda cambiasse segno, se diventasse di moda essere tutti un po’ più robusti di quello che siamo e non solo il filiforme che deve far vedere i muscoli. E’ certo che sarebbe una moda ancor più pericolosa perché in effetti il pericolo della società odierna è l’obesità, almeno nei paesi dove c’è cibo a sufficienza. Penso che l’industria alimentare ne subirebbe un contraccolpo e non vantaggioso. E’ assurdo ma se l’obiettivo alla moda improvvisamente diventasse ingrassare la gente non proverebbe più questo grande entusiasmo per il cibo. Il cibo come strumento e non fine a se stesso. E’ quello che stanno facendo con l’attività fisica. L’attività fisica viene proposta da più parti come quella rottura di scatole necessaria per raggiungere il peso forma, non come quella cosa divertente necessaria per stare bene. Il rischio che l’attività fisica diventi davvero una rottura di scatole è concreto se la consideriamo solo per quanto ci fa dimagrire perché in effetti l’attività fisica ci fa quasi subito stare bene e non ne occorre un’esagerazione per tenerci in salute ma ne occorre molta di più per farci dimagrire e spesso la concretizzazione di questo agognato dimagramento non è per niente immediata.

Se l’imperativo alla moda fosse ingrassare inizieremmo a pensare al cibo come quell’accidenti che bisogna esagerare così metti su peso. La gente comincerebbe a star male e prenderebbe consapevolezza del fatto che mangiare troppo fa davvero male. Si perderebbe l’entusiasmo per il cibo. “Accidenti, anche oggi ho mangiato troppo poco, non ce la faccio a diventare 100 kg…” E poi comincerebbero le cure in senso inverso con l’attività fisica: “Devo assolutamente usare di più la macchina e le scale mobili, anche oggi ho fatto cento metri a piedi perché non sono riuscito a trovare parcheggio proprio sotto l’ufficio e mi sono fatto pure due rampe di scale perché la scala mobile era rotta, beh, stasera non vado a giocare a tennis così recupero…”.

La gente è appassionata di cibo perché è quella cosa assolutamente vietata che ci sconquassa la dieta. Se fosse un imperativo ingrassare la gente diventerebbe appassionata di attività fisica perché è quella cosa che devi assolutamente evitare se vuoi ingrassare a dismisura. Il divieto alimenta il desiderio.

E’ vero che l’attività fisica, a lungo andare, tende a farti dimagrire o comunque tende a portarti verso un peso forma abbastanza contenuto, certamente non esuberante in senso patologico, ma è anche vero che se guardiamo all’attività fisica come strumento per obiettivi di ordine estetico rischiamo poi di odiarla perchè per cambiare la struttura fisica ne occorre veramente tanta, a volte troppa. Se l’obiettivo è stare bene è facile doversi fermare a carichi che non sono quelli sufficienti a ridurre decisamente il nostro peso e questa è una delle dimostrazioni che non sempre salute e dimagramento vanno di pari passo.

Bisogna riacquistare l’entusiasmo verso l’attività fisica come quella cosa divertente che si fa normalmente e con non ci deve portare sempre al confronto con la bilancia. In questo modo la possiamo considerare utile subito e comunque importante. Se la consideriamo solo come strumento di contenimento del peso rischiamo di restare delusi, costruiamo aspettative sbagliate e rischiamo di considerare l’attività fisica poco utile, poco importante, comunque non decisiva per il nostro obiettivo che è dimagrire, potenzialmente noiosa perché ci accorgiamo che quei carichi che potrebbero portarci al conseguimento del nostro obiettivo sono veramente di una portata rilevante.

Muoversi fa bene, può anche far dimagrire, in chi è sovrappeso generalmente porta ad un lento e costante dimagrimento, non consideriamo  il movimento solo per quello perché altrimenti è come mettersi a tavola con la tabella delle calorie, invece che un divertimento diventa un incubo. Buona sana attività fisica a tutti.