IL PESO DELLA CULTURA

Per capire che la cultura pesa molto basta guardare il peso degli zaini degli studenti di oggi. Non c’è dubbio la cultura pesa. Ed è sempre più pesante. Questa cosa del peso della cultura rischia di spaccare in due le classi. Non fra gli studenti. Quelli più o meno subiscono indifferenti. Basta che non gli tocchi telefonino, tablet, televisione e computer e ti portano da casa a scuola e ritorno anche dodici chili di libri nello zaino. Mi viene da pensare che le mezze calzette eravamo noi che appena potevamo andavamo a scuola solo con una cinghia e un paio di quaderni.

I tempi sono cambiati e a mio padre che andassi a scuola con un paio di quaderni o nemmeno quelli non gli interessava proprio nulla. L’importante era che fossi promosso e che mi arrangiassi perché la scuola doveva essere un fatto mio nel quale dovevo arrangiarmi proprio io. Quando c’era il colloquio dei professori mi chiedeva se era proprio necessario che ci andasse perché riteneva che se mi ero comportato bene quella dovesse essere una cosa facoltativa…

Non so come avrebbe reagito se mi avesse visto andare a scuola con uno zaino o un trolley di 12 chili. Penso che in un primo tempo si sarebbe messo a ridere poi mi avrebbe semplicemente vietato di portare avanti e indietro da scuola una cosa simile aggiungendo: “Arrangiati, studia tu una soluzione, cerca un compromesso con i professori, io so solo che quello zaino lì a scuola è l’ultima volta che lo porti…”. Sulla scuola non era di molte parole e francamente non mi è mai spiaciuto questo suo atteggiamento.

I tempi sono cambiati. Al giorno d’oggi i genitori hanno addirittura la password per spiare gli affaracci dei figli a scuola. Ai miei tempi molti genitori avrebbero voluto avere la password per sapere quali sostanze stupefacenti giravano per l’istituto ma penso che se avessero avuto pure la password per spiare i voti dei figli questi avrebbero trovato il sistema per combinare un’accidenti di truffa informatica secretando i voti.

Ed è normale che i genitori si spacchino in due quando si pone il dilemma se chiedere di far rispettare agli studenti la legge sul peso degli zaini o se far finta di niente per non ostacolare la didattica. Come si sa questa legge è molto severa e fissa in un range fra il 10 ed il 15% del peso corporeo dello studente il valore del peso massimo tollerabile per lo studente stesso. Non parla di ragazzini o di ragazzoni, non distingue fra zaini e trolley (e questo è importante perché il trolley a volte crea ancora più danni e se il legislatore avesse concesso deroghe in tal senso vorrebbe dire che non ha capito l’insidia del trolley). Secondo questa legge un bambino che pesa poco più di 20 chilogrammi (nella scuola elementare ce ne sono) può portarsi a scuola al massimo 3 chilogrammi di zaino, mentre un ragazzone di 80 kg (ci sono pure quelli, anche se non alle elementari…) può permettersi il lusso di portare a scuola anche uno zaino che oscilla fra gli 8 ed i 12 chilogrammi di peso, indubbiamente un bel polpettone dove forse ci stanno pure i libri di cinque materie diverse.

Io ritengo che questa sia una legge fatta bene e che vada rispettata come intimato anche da un successivo chiarimento del MIUR che, visto che il rispetto di tale norma era stato disatteso fin dall’esordio, ha voluto chiarire che questa norma non è uno scherzo di cattivo gusto ma una direttiva ben precisa per salvaguardare la salute degli studenti.

Però io sono schierato con una parte dei genitori che molto spesso è la parte in minoranza perchè l’altra parte è quella dei genitori apprensivi che sono sempre a controllare l’operato dei loro figli e che se necessario sono pure disposti ad accompagnarli a scuola se lo zaino pesa troppo perché, accidenti, se lo zaino pesa 10 chilogrammi o quasi ci saranno pur dei validi motivi.

Io capisco che la didattica abbia le sue esigenze, ma ad inizio anno quando vengono proposti i libri a scuola i primi ad occuparsi del problema sono insegnanti e direttori didattici, dopodiché anche i genitori possono esprimere un parere sui testi ma non è che i genitori possano bocciare la scelta di un libro di testo perché pesa troppo. Se pesa troppo non so cosa farci e sarai tu ad organizzare la didattica tenendo presente che per scelte legate all’insegnamento hai scelto un libro che ha un certo peso. Dunque il libro può pesare anche un chilogrammo basta che non mi costringi a portarlo avanti ed indietro da scuola continuamente perché esiste una legge che tutti conoscono, anche se fanno finta di non conoscere, che vieta di trasportare zaini troppo pesanti.

La questione, posta in questi termini pare fin troppo semplice perché dal momento in cui esiste una legge chiara che regola il tutto basta applicare la legge ed ogni controversia è risolta. Ed invece è proprio questa legge a seminare zizzania fra i genitori perché mentre l’andazzo di moda è quello di intromettersi nelle faccende di scuola del ragazzo e spiarne  costantemente il rendimento (ci manca solo che alcuni genitori si mettano a fare i compiti dei figli e comunque viene esercitato su questi un controllo che una volta non esisteva) secondo una elite di pazzi scatenati c’è una legge che dice che lo zaino portato a scuola deve pesare tot, e se il rispetto di tale legge inficia il rendimento scolastico di mio figlio, pazienza, vorrà dire che dovrà trovare delle strategie per tentare di essere promosso lo stesso.

Insomma i disadattati sono quelli che chiedono il rispetto della legge perché quelli normali sono quelli che si fanno costantemente gli affaracci dei figli e controllano tutto. Tutto tranne che il peso dello zaino, o meglio anche quello ma senza battere ciglio perché la cultura pesa e se proprio proprio si può pure parcheggiare l’auto di papà anche a tre metri dal cancello di scuola tanto per due minuti di sbuffate in più di petrolio cosa vuoi che sia…