FANTOMAS, IL COORDINATORE DELL’EDUCAZIONE FISICA COMPIE UN ANNO…

Fantomas, il mio, Fantomas, il fantomatico coordinatore dell’educazione fisica che esiste solo nei miei sogni, compie un anno. Me lo sono inventato un anno fa in un mio delirante articolo su un’ipotetica attività fisica per gli adulti coordinata da un personaggio che la gente fatica ad immaginare come possa esistere. Eppure si riescono ad immaginare cose anche più fantastiche quali il reddito di cittadinanza, non capisco perché occorra una fantasia infinita per immaginare un pirla che si mette a disposizione di qualche migliaio di cittadini sedentari (e diciamo pure che di questi pirla ne occorrerebbero circa diecimila su tutto il territorio nazionale per riuscire a fare una cosa come si deve) per tentare di contenere i costi del sistema sanitario che va a remengo per colpa di una sedentarietà patologica che dilaga a tutti i livelli.

Il reddito di cittadinanza non è una cosa stupida ma è una cosa del futuro per una società molto evoluta. In una società quale quella attuale prima di applicare il reddito di cittadinanza, che rischia di dover essere distribuito ad una marea di persone, bisogna assolutamente redistribuire il lavoro. A quel punto, quando il lavoro è distribuito in modo più equo si può pensare anche al futuribile reddito di cittadinanza, altrimenti continua ad esserci gente che si fa dodici ore al giorno per tirare a campà e questa non è civiltà ma schiavismo.

Il mio Fantomas è un personaggio del futuro perché manca una cultura dell’attività fisica. Si va dal medico che inesorabilmente ti dice: “Deve fare attività fisica…” e alla famosa replica “Come?” questi risponde in modo sommario “Mah, non so, si iscriva in palestra”. Il medico di base, invece, come ti manda dall’oculista quando non ci vedi bene, dall’ortopedico quando hai il ginocchio in disordine e dall’endocrinologo quando hai la tiroide che fa i capricci, dovrebbe mandarti dall’insegnante di educazione fisica quando non sai più come muoverti, ma molto semplicemente l’insegnante di educazione fisica non sa dove trovarlo perché esiste solo come personaggio che insegna l’educazione fisica ai ragazzi e non agli adulti, dunque ti manda in una palestra dove troverai un istruttore di una palestra privata che essenzialmente deve venderti un prodotto perché deve soprattutto convincerti ad iscriverti nella palestra dove lavora lui, se non ti iscrivi non ti può nemmeno dare consigli, è una specie di ricatto. E’ come se quando hai male ad un ginocchio invece di mandarti dall’ortopedico ti mandassero da uno che vende protesi e questo ti può dare consigli solo se gli compri la protesi, oppure se ti indirizzassero dal cardiologo che ti da consigli solo se gli compri la valvola cardiaca. No, io sono il cittadino eccentrico e non voglio l’istruttore che mi tira dentro alla sua palestra ma un consulente che mi dia consigli anche se non vado a frequentare la sua palestra. Impensabile, per questo l’ho chiamato Fantomas. Oggi compie un anno. Si chiama ancora Fantomas ed io spero che prima della maggior età cambi nome: per esempio potrebbe chiamarsi “Consulente per l’attività fisica” e costerebbe moolto ma moolto meno del reddito di cittadinanza, facendoci risparmiare un sacco di soldi sulla spesa sanitaria.