Domanda su preparazione fisica a carattere generale

“Devo rimettermi in forma, cosa mi consiglia? Premetto che mi muovo poco, la maggior parte degli spostamenti li faccio in auto, vado poco a piedi e proprio per niente in bici…”

 

 

Questa domanda, terribilmente generica, si potrebbe pensare che sia la più inflazionata e invece è piuttosto rara, la domanda più battuta e alla quale rispondo sempre personalmente è tipo: “Ho, tot anni, sono alto X e peso Y, vorrei dimagrire di 10 kg, cosa mi consiglia…”. Molti altri mi chiedono pure una “scheda” partendo dal presupposto che hanno già deciso loro che la maggior parte della preparazione sarà da svolgere in palestra.

Io voglio dare un tentativo di risposta generica alla domanda generica ma purtroppo non molto frequente riportata ad inizio articolo.

La maggior parte degli italiani ha un problema di educazione al movimento.

Come al solito parto da distante ma con una cosa molto attuale per farvi capire cosa bolle in pentola e quello che è il pensiero corrente della maggior parte dei cittadini.

Deve ancora venire fuori l’agognato bonus per le biciclette e bici elettriche. Per svilirlo l’hanno chiamato “bonus monopattini” come si trattasse di un bonus per fare i regali ai bambini ma è un bonus per gli adulti e per una questione terribilmente seria che risponde a quella domanda generica che purtroppo mi arriva meno spesso di quanto mi dovrebbe arrivare. C’è chi dice che, quando uscirà, il bonus sarà già esaurito, nel senso che la copertura finanziaria non garantirà nemmeno il rimborso delle bici acquistate dal 3 maggio alla data di uscita del bonus. “Vinceranno” (è proprio il caso di dire “vinceranno” come in un concorso…) il bonus solo quei personaggi rapidi e fortunati che avendo acquistato la bici in tempi vicini al 3 maggio, riusciranno essere più destri ed abili nelle mosse per accaparrarselo con urgenza, prima che sia esaurito. Messa giù così, e purtroppo è probabile che sia così, sa un po’ di presa in giro. E’ comunque una cosa sulla quale far chiarezza e dire ai cittadini quante possibilità avranno di prendere il bonus, non si può illudere chi non ha soldi di un rimborso che probabilmente non sarà elargito.

La questione è in atto, in attesa di chiarimenti e già si sta parlando di un altro bonus che non c’entra niente con questo e che invece va nella direzione opposta. Con il bonus biciclette vogliamo far andare gli italiani in bicicletta. vogliamo che si muovano e che rendano l’aria delle loro città meno maleodorante e ammorbata. Si sta già pensando ad un bonus per le automobili, dove c’è pure la possibilità che vengano incentivate anche le auto del millennio scorso, quelle a gasolio che le case automobilistiche si ostinano a produrre ancora nel terzo millennio perché cambiare linea produttiva è troppo oneroso.

Con questo bonus, salvo sorprese geniali, sarà possibile passare da un’ auto a metano, che inquina relativamente poco, ad una a gasolio e pure prendendo un incentivo. Se fosse per me io stabilirei una multa per chi passa da un carburante “quasi” ecologico ad uno decisamente meno ecologico. Non si può proporre un bonus veramente concorrenziale per le auto elettriche per il semplice motivo che costano ancora un’infinità. Li il bonus occorrerebbe per le case automobilistiche, per aiutarle a riconvertirsi ad una produzione più ecologicamente sostenibile. In ogni caso quando si propone un bonus rottamazione sarebbe opportuno anche mettere in conto il grave danno ambientale prodotto dai rottami di vetture che potrebbero essere semplicemente   convertite a carburanti più ecologici.

C’è in ballo tutto un sistema produttivo, un discorso terribilmente complesso e che scomoda ambiti che coinvolgono la società in modo molto più massiccio di quanto si possa pensare.

Allora la vera domanda non è perché la preparazione fisica a carattere generale viene intesa all’aperto e non in palestra ma perché gli italiani continuano ad accettare e pure a chiedere il bonus per acquistare automobili perfettamente inquinanti e non chiedono bonus più capillari per acquistare l’unico mezzo che può aiutare l’ambiente che è la bicicletta.

Quando lo chiamano bonus “monopattini” deridendolo e facendolo passare per un capriccio da bambini vi fanno capire cosa bolle in pentola e quando all’unanimità, da chi è al governo a chi è all’opposizione, acclamano all’idea di un nuovo bonus per le auto confermano che dell’ambiente non gliene frega niente a nessuno perché quello non è certamente l’unico modo per garantire l’occupazione, anzi è un modo molto elegante per posticipare un problema occupazionale che dovrà certamente fare i conti con le rigidità di un sistema produttivo che non ha la capacità di evolversi.

Dunque la domanda “Cosa devo fare per rimettermi in forma?” è una domanda sbagliata perché la domanda giusta è: “Premesso che in bicicletta non ci posso andare e a piedi non ho tempo per andarci, che esercizi mi consiglia di fare in palestra?” e l’unica risposta possibile resta: “Se proprio siete chiusi in palestra usate le esercitazioni a corpo libero più che quelle con i pesi o con le macchine (macchine anche lì)” ma la risposta vera sarebbe: “Appena potete, uscite e fate attività all’aperto”. Risposta non applicabile in un contesto simile.