Commento a Motivazione 1 e 2…

“…si vede che sei un insegnante di educazione fisica: hai letteralmente “saltato” tutta la problematica relativa a coloro che sono troppo motivati ed in virtù di una forte motivazione esagerano con l’attività sportiva, anche questo è un aspetto della motivazione legata all’attività motoria…

Molto triste la battuta sulla sedia elettrica per chi ruba le bici elettriche…”

 

 

In effetti penso di meritarmi la sedia elettrica più per lo squallore della battuta sulla sedia elettrica che per la colpa di aver volutamente tralasciato di trattare tutta la problematica relativa a chi è “troppo” motivato nei confronti dello sport.

Quando ho fatto dell’ironia sul consumatore tipo di integratori alimentari (sudato ed impegnato in sforzi massimali…) ho comunque fatto capire come la penso sulle esagerazioni.

I veri esagerati dello sport sono i professionisti, coloro che partecipano allo spettacolo dello sport televisivo. Per fortuna questi atleti sono super assistiti e continuamente monitorati da un punto di vista medico e c’è da sperare che il loro esagerare per ottenere prestazioni di altissimo livello, televisivamente interessanti appunto, sia confinato entro i limiti del fisiologico. Il super eroe è comunque sempre un personaggio che rischia e rischia sia nel caso che si dopi come in quello che non si dopi affatto. Ho sempre sostenuto che per combattere il doping è opportuno comprendere nella sua interezza tutte le problematiche dello sport di alto livello invece che limitarsi a demonizzare chi, per qualche calcolo sbagliato, risulta positivo all’antidoping.

Il libro del professor Donati è un grande testo divulgativo, di contestabile ha solo il titolo (chissà se l’ha scritto lui o l’ha imposto la casa editrice): “Campioni senza valore”. I campioni hanno tutti un gran valore, alcuni rischiano la salute più degli altri perché sono entrati in un vortice nel quale trovarcisi dentro è un attimo. Se mi dite che Marco Pantani era un campione senza valore mi dissocio completamente. Marco Pantani è stato certamente uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi che ha avuto una sfortuna terribile con l’antidoping e se qualcuno pensa che fosse mediamente più dopato degli altri campioni è completamente fuori strada.

Detto questo non c’è bisogno di essere dei campioni per esagerare un po’ con lo sport (ha esagerato anche il sottoscritto per qualche anno e non sono certamente stato un campione e, soprattutto, sono riuscito ad esagerare anche senza doping, anzi, forse ho esagerato proprio per quello…) però ritengo che quello dell’esagerazione sia un po’ un falso problema.

Mi spiego: l’atleta di alto livello che esagera con l’attività sportiva è perfettamente consapevole di quello che sta facendo ed è in grado di capire come rettificare la preparazione per non esagerare. Che poi per scelta personale decida di dare fondo a tutte le energie anche per il semplice motivo che se diventa un numero uno ci fa una barca di soldi quello è un altro discorso.

Al contrario il sedentario non è perfettamente cosciente di quello che sta combinando ed il giorno che si rende conto di aver “esagerato con la sedentarietà” rischia di aver già fatto dei danni notevoli sul suo organismo. E’ per quello che su questo sito continuo a martellare i sedentari e tendo a tralasciare le problematiche di chi esagera con lo sport. Quelli sono forse più preparati di me, a loro non ho da insegnare nulla e se la smettessero di esagerare con l’attività fisica inizierebbero ad esagerare con chissà cosa, sono semplicemente dei “super-agonisti”.